Con una verniciata di cerone ben spalmata su fronte e gote, completo crema e cravatta quadrettata, torna in video Vespino Polzot. Tra le poltrone del collegio Sacile-Maniago spunta ancora il caschetto di Vitto Claut, assurto a prestanome di candidati indisposti. Zandonà e "barbagelata" Tosini rispolverano dal loro curriculum vitae il tema degli emigranti (e della relativa forza-voto!): Zandonà spera nella preferenza dei boy-scout, Tosini fa leva sugli ex-terremotati.
Vespino Polzot pensa bene di darsi al teatro: per introdurre la questione tasse sbandiera sotto il naso dei politici il proprio portafoglio gonfio zeppo di contanti, carte di credito, tessere di abbuono (...e di partito). Per come "canta" il programma Di Pietro, Claut assomiglia sempre di più a Paul McCartney, mentre Zandonà è un commercialista mancato, e Santarossa (lista Bonino) ricorre ai referendum...cassati. E poi, ciascheduno si aiuta con la mimica delle mani, tra le quali impugnare il lapis d'ordinanza: Zandonà si affida alla Bic, Santarossa al pennarello cassatore, Claut alla stilografica inglese (beatlesiano), Tosini alla matita copiativa da seggio, Narduzzi alle dita da pianista parlamentare. Polzot alla Parker d'oro.
L'Artiglio