Posizioni articolate su un tema di cui da decenni si discute. Cuore del problema, la gestione delle risorse finanziarie
Si fa strada, con varie sfumature, l'ipotesi dell'area metropolitana come sistema integrato
Autonomia per la città: se ne parla da decenni, soprattutto da parte del Centrodestra. Qual è la vostra posizione?
Sponza: " Il territorio del Comune combacia quasi totalmente con quello della Provincia, ente questo che risulta inutile e costoso, com'è del resto nel caso di Gorizia. Eliminiamo gli enti intermedi che non servono: il futuro sta nelle città metropolitane e quindi nell'autonomia, anche a livello di contribuzione. Non voglio parlare di città-stato medievali, ma insomma..."
Codarin: "L'autonomia è collegata alla quantità di risorse che, pagate dai cittadini di un territorio, gli vengono restituite dallo Stato o dalla Regione. Trieste in questo senso è pesantemente deficitaria. Noi forniamo quasi un quarto delle entrate della Regione, e ne abbiamo indietro tra un quinto e un sesto: invece quanto si paga tanto si dovrebbe riavere in percentuale. La riforma costituzionale e anche la bozza Beltrame (bozza di disegno di legge regionale sul nuovo ordinamento degli enti locali, ndr), seppure in modo insufficiente, segue questa direzione. C'è poi una legge costituzionale nazionale che può permettere a un territorio di allrrgarsi come area metropolitana, ipotesi secondo me da prendere in considerazione. Io non parlo di Province e Regioni per non urtare suscettibilità, ma questa città deve trovare un ambito più allargato per poter realizzare le proprie prospettive."
Rosato:"Nel programma stilato per le regionali da Intesa democratica sta scritto che realizzeremo l'autonomia possibile: dare a tutti gli enti locali della regione la possibilità di amministrare le loro risorse con una compartecipazione al gettito fiscale, cosa che non è mai stata realizzata e che noi realizzeremo con la possibilità, per Trieste, di amministrare direttamente le sue competenze. Penso a una modifica legislativa che consenta al Comune di amministrare direttamente le competenze dell'Ezit. Penso a una funzione molto forte del Comune sul porto, che consenta di poter amministrare e adottare le linee di sviluppo sulle questioni portuali in termini rafforzati. Penso a un'autonomia che consenta sì di amministrare veramente le nostre risorse, ma anche di definire un percorso generale rivolto al nostro futuro."
Domanda-flash: il politico al quale vi sentite più vicini, e quello dal quale siete più distanti.
Sponza: "Alle regionali ho votato Illy: un voto strategico a colui che poteva scardinare il sistema elettorale. Il mio riferimento nazionale al modo di fare politica è Emma Bonino. Il personaggio più lontano a me è Umberto Bossi, perché rappresenta un ritorno al passato e non è in grado di operare con metodi democratici: fa leva sull'emotività più becera. A livello locale, mi trovo in disaccordo con gli esponenti che usano come metodo politico la trattativa occulta, la consorteria, il non voler mettere in maniera palese a disposizione del cittadino la possibilità di decidere se quello che stanno facendo sia bene o male. Quindi mi sento lontana da Alleanza Nazionale con Menia. Non perché sia An, però: anche Illy a un certo punto ha concluso accordi con i partiti in maniera occulta."
Codarin: " Il politico più vicino a Trieste in questo momento è il sindaco Dipiazza, con cui abbiamo condiviso negli anni un progetto che in qualche modo ha portato anche alla mia candidatura. Il politico più lontano? Non saprei... Nella mia cultura politica non c'è un vero avversario da detestare: io vedo delle positività."
Rosato:"In campo nazionale trovo l'accoppiata Bossi-Berlusconi la più lontana da me, mentre sento vicino Romano Prodi perché rappresenta nel suo modo di fare politica la ricerca di concretezza e di unità all'interno della coalizione. Sul piano locale cito un'altra accoppiata, Camber-Menia, quella che ha sempre tentato di dividere e di non far crescere la città. Mi riconosco in Riccardo Illy perché sono cresciuto politicamente accanti a lui e perché rappresenta quella necessaria spinta all'innovazione e alla crescita di cui questa città ha bisogno. "