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«Sarebbe il primo deputato di Intesa democratica». Rosato: Rosy Bindi a Trieste per lui

Testo: 

Perseguendo un progetto di privatizzazione che si intravede ancora lontano ma già ben distinto all'orizzonte, il Centrodestra sta erodendo dall'interno la sanità pubblica e il neonato welfare. Lo fa grazie a una impostazione controriformatrice - seppure non ancora formalizzata in disegni di legge - lanciando per ora segnali di discredito del sistema pubblico. Segnali costanti e inquietanti.
È questo uno dei concetti espressi dall'onorevole Rosi Bindi, dirigente del Dipartimento per le politiche sociali della Margherita, giunta ieri a Trieste quale testimonial (la definizione è sua) per il candidato di Intesa democratica Ettore Rosato. In una giornata densa di appuntamenti (con Rosato e con il presidente regionale del partito, Cristiano Degano, Bindi ha visitato tra l'altro Burlo, Teresiano e Casa Emmaus), c'è stato spazio per l'incontro stampa al Tommaseo, presente pure l'assessore regionale alla Sanità Gianni Pecol Cominotto. Incontro tutto incentrato sulle politiche sociali, in cui questa Regione - ha esordito Rosato - si è distinta sinora «per non aver applicato, unica in Italia, la legge Bindi e per non avere legiferato sulla base della 328», la legge quadro varata nel 2000 con l'obiettivo di creare i presupposti normativi per un sistema integrato e organico di servizi e interventi sociali. A Pecol Cominotto, naturalmente, è toccato assicurare che la nuova giunta retta da Riccardo Illy, sulla base di un programma di governo preciso che ha già ottenuto il consenso della maggioranza degli elettori del Friuli Venezia Giulia, si è attivata per rimediare a quanto non è stato fatto da parte della precedente amministrazione, giacché scientemente - così l'assessore - la Casa delle libertà ha omesso di dare vita a quanto la legislazione nazionale voluta in materia dal Centrosinistra aveva prefigurato.
Dopo l'accenno ai progetti di «smantellamento» del servizio pubblico da parte di Pecol Cominotto, è stata Bindi ad approfondire l'argomento. Il sociale, dunque: secondo l'onorevole della Margherita «la strada scelta è quella di uno scientifico abbandono, con la diminuzione dei finanziamenti, il non governo dell'attuazione del sistema federalista e l'inserimento di piccole gocce di privatizzazione».
Esempio clamoroso del percorso intrapreso, «i tentativi di cartolarizzazione nel settore sanitario: la Regione Lazio ha coperto parte del suo debito vendendo gli ospedali pubblici e restandoci in affitto», ha ricordato Bindi aggiungendo che «nella Finanziaria è previsto che anche le altre Regioni, se lo vogliono, possano fare altrettanto».
Ma ci sono altre questioni strategiche - prima tra tutte, nel settore, quella della non autosufficienza (degli anziani, soprattutto) - alle quali il governo non dà risposte, rischiando così di creare le premesse «per una crisi dell'intero sistema sanitario». E se i sondaggi dicono che gli italiani sarebbero disposti a pagare più tasse per avere servizi più efficienti, è anche vero che «quando torneremo al governo, nel 2006, per ricostruire tutto avremo bisogno non soltanto del no degli italiani al Centrodestra, ma di un sì convinto al nostro progetto». Per questo, ha detto Bindi, di qui al 2006 non va trascurato alcun appuntamento elettorale, «perché il consenso deve essere fatto maturare».
Immancabile, naturalmente, il «tifo» per quello che potrebbe essere «il primo parlamentare di Intesa democratica», qualora Rosato venisse eletto esportando così il modello che ha vinto nel Friuli Venezia Giulia. La stessa parlamentare ha infatti sottolineato lo «spirito pionieristico» che anima il Centrosinistra in questa regione, dedicando un passaggio a quell'Ulivo ante-litteram pensato dagli allora Dc e Pds che portò in Comune, nel 1993, Riccardo Illy («Ho una invidia grande per l'operazione che Tina Anselmi riuscì a fare qui», ha ricordato Bindi). A Rosato Bindi ha prefigurato in Parlamento un lavoro all'opposizione «duro, ma premiante». E se fosse eletto, l'ex presidente del consiglio comunale porterebbe a Roma un vantaggio in più: «Così giovane malgrado l'esperienza compiuta, contribuirebbe ad abbassare l'età media» dei deputati, ha chiuso l'onorevole ex ministro.
Rosato stamane alle 9.30 parteciperà al convegno «Verso l'Europa dei popoli e delle chiese» nel Seminario di via Besenghi. Due i banchetti per le firme: alle 10.30 alla fine della pineta di Barcola e alle 9.30 davanti alla pasticceria Saint Honorè a Opicina.
p.b.

Data: 
Domenica, 19 October, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL PICCOLO - Trieste
Stampa e regime: 
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