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«Carceri friulane sovraffollate»

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Santarossa: «Più di 80 detenuti ogni 35 posti disponibili»

UDINE. «In tre carceri del Friuli-Venezia Giulia i detenuti vivono in condizioni di affollamento fuorilegge». La denuncia è firmata da Stefano Santarossa, presidente dei Radicali friulani . I dati sono stati elaborati a partire da quelli ufficiali del Ministero della Giustizia al 30 giugno 2003, e mostrano che a Pordenone, Gorizia e Trieste l'affollamento supera i livelli regolamentari. Mancano i dati di Udine dove sono in corso lavori di ristrutturazione.
«Il carcere di Pordenone è quello con i dati più alti di sovraffollamento - scrive Santarossa -. Nel corso degli ultimi anni il numero di detenuti ha in più occasioni superato la soglia degli 80 rispetto ai 35 posti disponibili. Inoltre all'interno della struttura non c'è spazio per svolgere alcuna attività lavorativa ed anche l'ora d'aria si svolge in un ridottissimo cortile interno con pavimento in cemento. I dati complessivi dello stato delle carceri mostrano una situazione disastrosa e disumana. Ricordo infatti che l'Italia ha un infelice primato di nazione piu' condannata per violazione dei diritti umani dalla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo, con un record ormai largamente superiore di una condanna al giorno».
Nelle prossime settimane i radicali friulani visiteranno tutte le carceri del Friuli Venezia Giulia, «dove prenderanno atto delle condizioni di detenzione nei carceri e distribuiranno ai detenuti un fac-simile di denuncia civile per la richiesta di risarcimento danni, a motivo delle condizioni igienico-sanitarie dell'istituto di pena ove negativamente riscontrate, nonché, per i detenuti interessati, il modulo per la richiesta dei benefici previsti dalla legge sul cosiddetto "indultino"».
Ricordiamo che già nel 2000 i detenuti di Trieste e Udine avevano denunciato le gravi carenze esistenti all'interno della gran parte delle carceri regionali e italiani, sollecitano il Parlamento ad adottare quelle misure di clemenza che da tempo tengono banco nel dibattito politico e che sono ritenute necessarie per riportare a condizioni di maggiore vivibilità la vita dentro il carcere.
L'istituto di via Spalato due anni fa - prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione - ospitava 211 detenuti ed è una struttura, costruita nel 1925, con una capienza per 140. Una settantina erano le celle a disposizione, con il risultato che anche il detenuto che doveva restare isolato si trovava assieme ad altri.

Data: 
Venerdì, 15 August, 2003
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Regione
Stampa e regime: 
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