ROMA I detenuti italiani che vivono in condizioni che non rispondono ai parametri del ministero della Giustizia sono 50.432, l' 89% del totale, e di questi 21 mila sopportano condizioni di vita «intollerabili». Mentre soltanto 5.971 si trovano in condizioni «regolamentari». Ben oltre, dunque, i 14 mila in sovrannumero indicati dal ministero stesso. La denuncia arriva dai Radicali che hanno presentato in una conferenza stampa un'indagine sulla situazione delle carceri italiane realizzata con i dati ufficiali elaborati da via Arenula e aggiornati al 30 giugno del 2003.
«Il ministro Castelli ha parlato di 14 mila detenuti in più rispetto alla capienza delle carceri - ha spiegato il presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo Maurizio Turco - tenendo conto di due parametri: la media nazionale e la capienza regolamentare. Ma se si vanno a analizzare i dati relativi a ogni istituto emerge ben altra situazione». Partendo da questo presupposto, i radicali affermano che solo il 10,59 per cento dei detenuti italiani vive in 64 istituti le cui condizioni di affollamento sono regolamentari.