You are here

A Pordenone il giallo del congresso forzista Brunetta contro Dal Mas, Agrusti si tira fuori

Testo: 

PORDENONE «Probabilmente negli Stati Uniti, dove si trova, fa caldo. Potrebbe aver preso un colpo di sole". Il commissario provinciale Renato Brunetta sconfessa Franco Dal Mas, «reo» d'aver annunciato che che il congresso pordenonese di Forza Italia si sarebbe tenuto il 19 ottobre. «Certo che il congresso si farà entro l'anno - spiega Brunetta - ma data e modalità saranno stabilite dal comitato di presidenza, dal coordinatore regionale Roberto Rosso e, in subordine, dal sottoscritto». Risolto così il giallo di mezza estate, e chiuso il tesseramento, si apre la conta dentro il partito dopo il commissariamento di Michelangelo Agrusti, l'addio del Terzo polo, l'esito sfavorevole del voto.
Un conforto alla posizione di Brunetta arriva anche dal commissario regionale Roberto Rosso: la data non è stata fissata, dice, ma il congresso si terrà tra ottobre e gennaio. Salvo ulteriori cambiamenti, dal momento che Claudio Scajola è in procinto di assumere di nuovo il coordinamento del partito, e potrebbe essere lui a dettare le regole (non esclusa, tra l'altro, l'elezione popolare del coordinatore regionale sinora scelto a Roma).
Tornando al Friuli occidentale, questa volta potrebbe essere l'area che fa riferimento ai fratelli Antonio e Giuseppe Pedicini ad orientare la fase congressuale. Sono loro, infatti, ad avere il consenso relativo del movimento. Le altre gambe forziste pordenonesi sono quelle che fanno riferimento al capogruppo regionale Isidoro Gottardo, all'ex Franco Dal Mas (molto vicino alle posizioni di Renzo Tondo), al presidente della Provincia Elio De Anna. Nessun accordo formalizzato, non c'è una data, non c'è una scadenza, il caldo dell'estate potrebbe far deperire tutto.
Resta l'incognita Agrusti, riferimento autorevole per un eventuale coordinamento regionale, soprattutto se indicato dalla base e non da Roma. «Io non lo conosco - continua a ripetere Brunetta - milita in un altro partito». Come fuori è Maurizio Salvador: «Non fa parte di Forza Italia». A chiamarsi fuori dalla confusione, del resto, è lo stesso Agrusti: «Al teatrino delle marionettine non partecipo». Insomma, niente tempi supplementari, niente secondo tempo, semplicemente perché la partita non è ancora cominciata.
Enri Lisetto

Data: 
Domenica, 27 July, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL PICCOLO
Stampa e regime: 
Condividi/salva