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1200 POLIZIOTTI PER 200 GAY

Testo: 

ZAGABRIA Ferrei controlli hanno evitato incidenti al secondo «Gay Pride»

MANIFESTAZIONE
ZAGABRIA Ben 1.200 poliziotti, in assetto antisomossa, hanno vigilato su 200 partecipanti della seconda edizione del Gay pride, svoltosi sabato per le vie della capitale croata. Lo scorso anno la manifestazione venne funestata da incidenti nel corso dei quali fu lanciato anche un lacrimogeno, perciò il ministero degli Interni ha organizzato un ferreo servizio d'ordine. A differenza dell'anno scorso, il numero dei manifestanti è stato sensibilmente minore. «La paura per quanto successo l'anno scorso - ha dichiarato Dorino Manzin, presidente dell'associazione Iskorak che tutela i diritti degli omossessuali che assieme al gruppo lesbico Kontra ha organizzato il Gay Pride - ha convinto molti a restarsene a casa».
Comunque la sfilata è stata seguita da numerosi cittadini, molti dei quali hanno avuto degli scontri verbali con i manifestanti. Ma grazie all'ingente spiegamento di forze, tutto è rimasto nei limiti della tranquillità. Tra coloro che sono assolutamente contrari a questo tipo di dimostrazione, spiccano i gruppi della Torcida (tifosi della squadra spalatina dell'Hajduk) e dei Bad Blue Boys (della Dinamo Zagabria), che per l'occasione si sono dati appuntamento nella capitale per aggredire i partecipanti alla manifestazione. Però, come ha detto uno di loro, il numero degli agenti non ha permesso alcuna azione «dimostrativa». Per evitare incidenti il ministero dell'Interno ha anche deciso di «invitare» in questura sette persone proprio nelle ore in cui si svolgeva il Gay Pride, mentre tutto il percorso è stato messo sotto controllo dalla telecamere della polizia.
Rispetto all'anno scorso, quando tra i manifestanti c'era anche il ministro degli interni Sime Lucin, sabato i politici hanno preferito evitare qualsiasi coinvolgimento. Comunque, sono state lette le missive di sostegno inviate da Furio Radin, presidente della commissione parlamentare per i diritti dell'uomo, e da Gordana Sobol, presidente della commissione parlamentare per l'uguaglianza delle scelte sessuali. Anche l'ambasciata olandese in Croazia e diverse associazioni gay americane hanno inviato i propri messaggi di sostegno. Il presidente dell'Iskorak, Dorino Manzin, esprimendo la speranza che la Legge sulle unioni di fatto venga approvata quanto prima, si è detto particolarmente soddisfato che il Gay Pride di quest'anno «sia trascorso senza incidenti. La nostra intenzione è quella di proseguire nell'organizzazione di simili manifestazioni, che hanno lo scopo di far capire alla gente che il nostro orientamento sessuale è un fatto assolutamente normale».
b.r.

Data: 
Lunedì, 30 June, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL PICCOLO
Stampa e regime: 
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