di Stefano Santarossa*
Siamo di fronte all'ennesimo atto di violazione della legalità delle operazioni che porteranno al voto più di un milione di abitanti del Friuli Venezia Giulia.
Ad oggi alcuni candidati sono rimasti esclusi dalla competizione elettorale in seguito a differenti interpretazioni da parte dei tribunali circondariali in materia di presentazione delle liste e sono già una decina i ricorsi al Tar presentati da varie forze politiche escluse, in toto o in parte, dalla competizione.
A causa della palese incapacità della macchina organizzativa regionale, a tutti i livelli, con tribunali che giudicano a loro piacimento i requisiti per la presentazione delle firme richieste dalla legge, ci troveremo fra pochi mesi con Presidenti, Giunte e Consigli regionali abusivi ed illegali.
Fino all'ultimo abbiamo cercato di verificare l'esistenza delle condizioni minime di agibilità democratica per poter prendere parte direttamente, con una lista radicale, alla competizione elettorale. Tali condizioni non esistevano. I fatti di queste ore confermano la nostra denuncia di illegalità delle operazioni in atto.
Di fronte ad una campagna elettorale ormai invalidata da gravissime irregolarità non resta che rinviare il voto.
* Segretario Radicali Friulani