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L'urlo della coscienza

Testo: 

A ognuno il suo tempo. Se un mese fa Scajola era uno "che non aveva rispetto neanche dei morti, figuriamoci dei vivi", oggi chi pronunciò quella frase - il sottosegretario Roberto Antonione - e lo stesso Scajola si sono ritrovati nel rispetto reciproco e in piena armonia politica. Tutto tamponato,pare.
Il centrodestra ha metabolizzato la Guerra, dunque, a parte le fughe di Saro e Sgarbi, alle prese però nella non facile corsa per raccogliere il numero di firme necessario alla presentazione delle liste. Dall'altra parte, l'originale ed introverso Cecotti, sindaco uscente di Udine, si diletta a disfare la tela che Penelope-Illy tesse con impazienza per convincere - ma sarebbe meglio dire "costringere" - gli alleati dell'Ulivo e dei Comunisti italiani ad appoggiare l'ex leghista nella corsa alla riconquista del capoluogo friulano.
Stando alle minacce dei giorni scorsi Illy, con insperata gioia dei suoi avversari, dovrebbe rinunciare alla candidatura e lasciare il posto all'ex allenatore di basket e professore di matematica Flavio Pressacco, peraltro già "trombato" alle provinciali tre anni fa.
Visti gli eccentrici personaggi in campo è difficile dire se si tratti di tatticismi o di veri e propri diktat. Chi ha tutto da perdere infatti sono proprio le componenti dell'Ulivo che, senza l'ombrello dell'industriale del caffè, sarebbero destinate a una sconfitta senza troppi brividi. Alcune di loro, solo in terra friulana però, hanno ritrovato l'orgoglio di non veder nascosto il proprio simbolo, perché delle idee e della storia di un partito non bisogna mai vergognarsi, specialmente quando se ne chiedono i voti.

Data: 
Sabato, 3 May, 2003
Autore: 
Fonte: 
TRIESTE OGGI
Stampa e regime: 
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