Stefano Santarossa*
Sorprende la posizione clericale assunta dall'onorevole Ballaman e confermata dalla cattolicissima Alessandra Guerra. A quanto sembra, le gerarchie vaticane sembrano aver favorito proprio la partecipazione della delegazione dei leghisti alla cerimonia di beatificazione di Padre Marco d'Aviano e lo stesso Ballaman ha presentato a Montecitorio una mozione per impegnare il Governo affinché Padre Marco diventi copatrono d'Europa...
È curiosa la sintonia dei padani nei confronti delle gerarchie vaticane, dato che qualche anno fa Umberto Bossi dichiarava nel libro "Il Vento del Nord" che «i preti stiano nelle loro Chiese, facciano le loro prediche, escano solo per compiere opere di bene o per evangelizzare i popoli. Ma lascino stare la politica». E rincarando la dose affermava: «State bene attenti, signori del Vaticano, perché se restate neutrali va tutto bene. Ma se vi rimettete a giocare la vecchia carta, quella democristiana, allora noi potremmo suggerire a tanti cittadini del nord Italia di non guardare più a Roma, nemmeno per la religione, ma di guardare alla vicina Germania, alla Svizzera, ai civilissimi Paesi protestanti che credono in Dio ed in Gesù Cristo, ma non riconoscono l'autorità del papato».
La recente conversione clericale dei leghisti appare un pericolo anche per la prossima assemblea regionale, quando si dovrà legiferare anche sugli aiuti alla famiglia, sui programmi scolastici, sulla possibilità di sperimentazione nei nostri ospedali della pillola abortiva. Le campagne oscurantiste dell'accoppiata tra i seguaci di Bossi e quelli di Buttiglione, ormai in posizione dominante nella Casa della Libertà, contro la 194 o la sua revisione, contro il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, omosessuali e non, rischiano di mettere in discussione fondamentali conquiste civili portate avanti dai radicali e dai laici come Loris Fortuna.
Il prossimo Consiglio regionale rischia di rimanere orfano di quella tradizione laica che oggi, più di ieri, potrebbe battersi per la conquista di nuovi diritti civili a partire dalle unioni civili per coppie dello stesso o di diverso sesso fino alla libertà di ricerca scientifica.
Tutti temi su cui i chierici e i vecchi e nuovi democristiani, padani ma poco liberali, hanno posto il loro veto.
*Segretario Radicali Friulani