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DOPO LA BOCCIATURA DELLA COMMISSIONE AMBIENTE SI BLOCCHI IL PROGETTO DI BRUCIARE RIFIUTI NEL CEMENTIFICIO DI FANNA

Testo: 

Oggi è stata determinante la posizione di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, sul parere contrario espresso oggi dalla Commissione Ambiente sullo "Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale"
“Con il parere contrario si è evitato di affrontare un tema così importante e delicato a pochi giorni dalla fine della legislatura, rinviandolo alla nuova. Nel merito lo schema di decreto ha visto la contrarietà dei Radicali – ha spiegato la Zamparutti - perché espressione di una politica favorevole all’incenerimento a discapito della raccolta differenziata. Consentire l’incenerimento dei combustibili solidi secondari (CSS) nei cementifici che hanno limiti di emissione di gran lunga superiori a quelli previsti per gli inceneritori significa minare salute ed ambiente e penalizzare gli abitanti delle regioni virtuose nella raccolta differenziata ad esclusivo vantaggio delle lobby dei cementifici. Senza contare – ha concluso la deputata radicale – che viviamo in un Paese in cui l’assenza di legalità riguarda anche i controlli ambientali, in cui la maggior parte delle Regioni sono prive di piani energetici ed i piani per la qualità dell’aria restano lettera morta.”
Il voto di oggi rafforza la posizione dei comitati contro il progetto di realizzare l'impianto monstre di incenerimento nel cementificio di Fanna. Su tutta la vicenda sarebbe necessario che qualcuno indagasse sugli interessi di alcuni potenti consiglieri regionali del PD e PDL, e dei politici locali che hanno dato l'ennesima dimostrazione dell'arroganza di una classe politica che prende decisioni all'insaputa dei cittadini e contro la loro volontà. La localizzazione di questo impianto nocivo alla salute dei cittadini avrebbe come contropartita anche la spinta ai comuni della nostra Provincia a produrre sempre maggiori rifiuti (i 90 tonnellate al giorno di rifiuti speciali) per consentire all'impianto di essere redditizio, in controtendenza rispetto alla scelta invece di arrivare all'azzeramento della produzione dei rifiuto con i sistemi di raccolta porta a porta.
Dopo il voto odierno attendiamo una presa di posizione chiara di Tondo e della Serracchiani.

Autore: 
Stefano Santarossa – Presidente di Radicali Friulani
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