LAZIO: BONINO, STORACE? NON UNO SCANDALO. SOLO ERRORE POLITICO
Agi - "Invece che uno scandalo, è venuta fuori una scontatezza, nei rispettivi ruoli, nel dipingere i vari ruoli. C'è persino chi ha detto che io avrei chissà quale canale aperto con il Pd. Se lo avessi lo direi. Io ho cercato varie volte Zingaretti, e non sono riuscita nemmeno a parlargli per telefono. E' comprensibile, vista la sua bugia un po' ipocrita non francamente sostenibile. Mi sarebbe piaciuto me lo dicesse in faccia, o almeno a voce, per telefono". Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale, parlando della vicenda Storace.
"E' successo esattamente quello che era prevedibile. Nella riunione di giovedì Marco ci ha informato di questa proposta, fatta a nome della intera coalizione di centrodestra. Io avevo detto che se di 'scandalo' si trattava, non mi pareva ne valesse la pena, e che comunque mi pareva un errore politico perche', a mio avviso, si sarebbe scatenata una pseudo polemica su uno pseudo scandalo, che avrebbe aiutato a seppellire ancora di piu' il vero scandalo di questa tornata elettorale: la sua totale illegalita', l'occupazione della Rai, la Vigilanza, i sospiri dell'Agcom, la questione Pd". "Tutto questo - prosegue la Bonino - sarebbe stato seppellito su una vicenda su cui si sarebbero lanciati tutti, sciacalli e corvi. Vivendo in questa situazione di regime, ho detto che questo sarebbe successo. Ed e' esattamente quello che e' successo". "Non ho dato interviste perche' era cosi' scontato che sarei stata cercata, come non succede da mesi su cose ben piu' importanti. Essendo gia' uscita una ricostruzione esatta, anche se parziale, sul dibattito che si e' svolto, non avevo molto altro da aggiungere", aggiunge. "Non mi pare uno scandalo, solo un errore politico. Erano ampiamente prevedibili gli insulti, i 'venduti', e io che sono 'conformista', o 'radical chic': tutte cose che si potevano ampiamente prevedere, ed evitare. Io credo che se la lista riuscira' ad avere uno strumento per esserci dovrà usare anche questi giorni per l'iniziativa politica sulla giustizia e la necessita' di riforma di questo Paese. Io avevo fatto altro proposte, ma una volta che si è deciso questo tipo di lista - conclude - spero che in un numero sufficiente di Regioni siamo presenti, perché ci siano possibilità di lotta politica, poche, lo so, per denunciare quello che è lo scandalo complessivo di questo Paese. Ho continuato a cercare autenticatori, e ne ho trovati pochi, ma non per questo cosiddetto, ne avevo trovato pochi anche prima".
REGIONE LAZIO/BONINO: E LA VICENDA STORACE: UN ERRORE POLITICO
Public Policy - L'apparentamento tecnico con Storace? "Ero contraria - dice Emma Bonino a Radio Radicale - perchè mi pareva un errore politico, a mio avviso si sarebbe scatenata tutta una pseudo-polemica che avrebbe aiutato ancora di più a seppellire quello che è il vero scandalo della tornata elettorale, a partire dalla sua illegalità, dall'occupazione della Rai, dai sospiri inascoltati dell'Agcom e dalla questione Pd". La vice presidente del Senato commenta così il mancato accordo tra i Radicali e la coalizione di centrodestra per le regionali del Lazio. "Uno pseudo-scandalo - aggiunge Bonino - in cui si sarebbero lanciati tutti, sciacalli e corvi. Ed è puntualmente successo. Quello che non mi aspettavo era questo ritardo tecnico di cui ha parlato Marco Pannella che sabato ha fatto sì che la questione si sia interrotta (ritardo - da parte di Storace - nella presentazione del simbolo; Ndr)". "Io canali aperti con il Pd? Se ce li avessi lo direi - conclude Bonino - ho cercato spesso Zingaretti (Nicola, candidato del centrosinistra; Ndr) e non sono riuscita nemmeno a parlargli al telefono. Le sue bugie sono ipocrite e insostenibili".
LAZIO/BONINO: HO CERCATO ZINGARETTI, NON MI HA NEANCHE RISPOSTO
DIRE - "Invece che uno scandalo, è venuta fuori una scontatezza, nei rispettivi ruoli, nel dipingere i vari ruoli. C'è persino chi ha detto che io avrei chissà quale canale aperto con il Pd. Se lo avessi lo direi. Io ho cercato varie volte con Zingaretti, e non sono riuscita nemmeno a parlargli per telefono. E' comprensibile, vista la sua bugia un po' ipocrita non francamente sostenibile. Mi sarebbe piaciuto me lo dicesse in faccia, o almeno a voce, per telefono". Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale, parlando della vicenda Storace. "E' successo esattamente quello che era prevedibile - ha aggiunto - nella riunione di giovedì Marco ci ha informato di questa proposta, fatta a nome della intera coalizione di centrodestra. Io avevo detto che se di 'scandalo' si trattava, non mi pareva ne valesse la pena, e che comunque mi pareva un errore politico perché si sarebbe scatenata una pseudo polemica su uno pseudo scandalo, che avrebbe aiutato a seppellire ancora di più il vero scandalo di questa tornata elettorale: la sua totale illegalità, l'occupazione della Rai, la Vigilanza, i sospiri dell'Agcom, la questione Pd. Tutto questo sarebbe stato seppellito su una vicenda su cui si sarebbero lanciati tutti, sciacalli e corvi. Vivendo in questa situazione di Regime, ho detto che questo sarebbe successo. Ed è esattamente quello che te è successo". "Non ho dato interviste perché era così scontato che sarei stata cercata, come non succede da mesi su cose ben più importanti. Essendo già uscita una ricostruzione esatta, anche se parziale, sul dibattito che si è svolto, non avevo molto altro da aggiungere", ha detto la Bonino, che ha ribadito: "Non mi pare uno scandalo, solo un errore politico. Erano ampiamente prevedibili gli insulti, i 'venduti', e io che sono 'conformista', o 'radical chic': tutte cose che si potevano ampiamente prevedere, ed evitare". "Io credo- ha concluso- che se la lista riuscira' ad avere uno strumento per esserci dovra' usare anche questi giorni per l'iniziativa politica sulla giustizia e la necessita' di riforma di questo Paese. Io avevo fatto altro proposte, ma una volta che si è deciso questo tipo di lista spero che in un numero sufficiente di Regione siamo presenti, perché ci siano possibilità di lotta politica per denunciare quello che è lo scandalo complessivo di questo Paese. Io ho continuato a cercare autenticatori, e ne ho trovati pochi, ma non per questo cosiddetto, ne avevo trovato pochi anche prima".