Baci sui manifesti. Associazione risentita per le parole in consiglio. «Si assuma la responsabilità del patrocinio»
«Scadente il nostro bacio? Lo è piuttosto la politica del coraggio a metà»
Manifesti scadenti? «Scadente è questa politica fatta di “coraggio a metà” e scarsa lungimiranza». La polemica sui manifesti con il bacio omosessuale, simbolo della campagna di Arcigay per contrastare l’omofobia, non è destinata a placarsi. Dopo che in consiglio comunale il sindaco di Pordenone ha dichiarato di non aver apprezzato i manifesti, pur condividendo la finalità della campagna che il comune stesso ha patrocinato, è l’associazione promotrice a dire la sua. A non essere piaciute, in questo caso, sono state le parole del primo cittadino: «Riteniamo che il sindaco Bolzonello sia un amministratore illuminato – commenta Giacomo Deperu, vicepresidente dell’associazione regionale e nonché ideatore della campagna - e per questo rappresenti una risorsa importante per Pordenone e punto di riferimento per le speranze di parecchie centinaia di omosessuali pordenonesi. Capiamo anche la sua esigenza di gestire diplomaticamente gli attacchi di parti meno “illuminate” della politica, ma non accettiamo, nemmeno da lui, censure sui contenuti del tutto civili della nostra campagna manifesti e non vorremmo dover interpretare le parole del sindaco come una presa di distanza tardiva e poco coraggiosa».
A non essere piaciuto è stato l’aggettivo usato da Bolzonello: «Sentire la massima istituzione cittadina definire “scadente” – esplicita Deperu - un semplice e casto bacio omosessuale, negli stessi giorni in cui la presidente del Consiglio d’Islanda sposa pubblicamente la propria compagna, è davvero sconcertante. Queste sono affermazioni che allontanano Pordenone da quell’Europa dove unioni civili e matrimonio gay sono realtà».
Se il Comune di Pordenone ha dato il patrocinio alla manifestazione, Arcigay chiede coerenza anche nelle parole usate dall’amministrazione. «Scadente è questa politica fatta di “coraggio a metà” e scarsa lungimiranza – aggiunge Deperu - e chiediamo al sindaco Bolzonello, certi della sua civiltà - la stessa che abbiamo tributato all’intera Regione proprio con lo slogan di questi bellissimi manifesti - di meglio argomentare il poco lusinghiero commento e di assumersi la piena responsabilità di questo patrocinio che, da uomo progressista, può solo fargli onore».
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