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«Noi il patrocinio non l’avremmo dato». Sindaci di centro-destra e centro-sinistra concordi: «È una forma di esibizionismo»

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Ceraolo (Sacile): «Una provocazione». Mucignat (Cordenons): «Una forzatura» Francesconi (Spilimbergo): «Avrei detto di no anche a un amico come Deperu»

Niente patrocinio. I Comuni più importanti della provincia di Pordenone non avrebbero dato il patrocinio alla campagna di manifesti contro l’omofobia promossa da Arcigay e Arcilesbica. La campagna finita agli onori della cronaca nazionale perché La Destra ha oscurato i poster con il bacio omosessuale a Udine non piace né ai sindaci di centro-destra né a quelli di centro-sinistra. «E’ una forma di esibizionismo», commentano.
Il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo, non si è mai trovato davanti a richieste di patrocinio che lo portassero a negare l’appoggio del Comune, ma la campagna di Arcigay non l’avrebbe sostenuta. «Non sono certo un moralista, ma sono contrario al procedere sempre per provocazioni continue. L’associazione voleva probabilmente battere la gran cassa e in questo c’è riuscita, ma personalmente ritengo la manifestazione una forma di esibizionismo». Non c’è invece preoccupazione, da parte del sindaco, per la reazione che possono avere avuto i ragazzi «perché oggi con internet sono abituati a tutto. Il vero problema è fare i genitori».
A Maniago, Alessio Belgrado premette di non avere alcuna forma di pregiudizio e di non avere seguito molto l’evento mediatico: «Certo, credo che se me l’avessero chiesto la riflessione ci sarebbe stata proprio perché il rischio è che la forma non faccia apprezzare anche messaggi che possono essere condivisibili». Non ha dubbi sul fatto che non avrebbe dato il patrocinio Stefano Turchet, il sindaco leghista di Porcia. «Rispetto tutto, ma l’esibizionismo e l’ostentazione non mi piacciono. Anche il tentativo di appropriarsi del marchio del prodotto tipico “friulano”, forse con un po’ di ironia nei confronti della Lega, non mi è piaciuto».
Anche i sindaci di centro-sinistra, contrariamente a quanto fatto da Pordenone, cassano l’iniziativa. «La campagna non mi è piaciuta perché è una forma di esibizionismo – commenta il primo cittadino di San Vito, Gino Gregoris –. E’ più una provocazione che altro, il patrocinio io non l’avrei dato». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Cordenons, Carlo Mucignat. «Il patrocinio non l’avrei dato. Il rispetto per l’altro è legato alla buona educazione delle persone. La campagna mi sembra sia stata una forzatura per imporre un problema che, se c’è, non si risolve in questo modo. Serve piuttosto la diffusione di una cultura che promuova l’accettazione e il rispetto».
Due dei protagonisti dei manifesti vivono a Spilimbergo, ma nemmeno la città del mosaico avrebbe concesso il patrocinio. «Non avrei avuto dubbi a dire di no e lo dico da amico di Giacomo Deperu (vicepresidente di Arcigay, ndr). Se mi avesse detto della campagna gli avrei sconsigliato di chiedere il patrocinio perché non è compito delle istituzioni appoggiare campagne come queste. A Spilimbergo forme di discriminazione non ce ne sono state e non ce ne saranno mai, ma il patrocinio è un’altra cosa e un Comune deve tenere conto della sensibilità di tutti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Data: 
Giovedì, 20 May, 2010
Autore: 
Martina Milia
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
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