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Don Faccin: confrontiamoci, ma voi sbagliate. E anche a Pordenone Chiesa in campo: critiche a Bolzonello per il patrocinio

Testo: 

Il direttore della Pastorale diocesana di Udine ribadisce le accuse. Il Pdl: ora un’iniziativa a favore della famiglia

Dichiarazioni a go-gò sui baci gay e sull’opportunità del patrocinio del Comune all’iniziativa. L’argomento resta “caldissimo”, alla vigilia dell’affisione dei 100 manifesti in tutte le strade di Udine. Il centro-sinitra fa quadrato e difende la sua scelta. Il centro-destra rinserra le fila, dopo i distinguo dei giorni scorsi (Bressan, Pdl, si è detto non contrario, la Lega sulla questione ha assunto una posizione soft) e spara a zero. Don Giuseppe Faccin, direttore della Pastorale per la famiglia della Diocesi, rimane sulle sue posizioni, ma tende una mano. «I rappresentanti dell’Arcigay vogliono un confronto? Possono chiamarmi. La mia posizione è chiara. L’omofobia è da condannare, il rispetto della persona viene prima di tutto. Ma io contesto il manifesto, credo non sia un modo per affrontare il tema in maniera seria e adeguata. E’ un messaggio unilaterale quel manifesto che pone un problema educativo, nei confronti dei più giovani, dei bambini».
E il sacerdote aggiunge: «C’è una sovraesposizione di un determinato tipo di affettività – ribadisce –. Mi piacerebbe sentire meno posizioni ideologiche, sarebbe meglio un dibattito a più voci sull’omosessualità. Per il resto ognuno ha diritto a dire ciò che vuole».
Intanto il vescovo di Pordenone monsignor Ovidio Poletto attacca il Comune della Destra Tagliamento per il patrocinio: «Scusate ma non posso tacere – ha detto il presule agli intervenuti a un convegno organizzato dalle Caritas parrocchiali – e spero che siate d’accordo con me. Ci lamentiamo che la famiglia è in crisi e poi in nome dei diritti civili si fanno queste iniziative...».
E veniamo al centro-destra. Duro il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Loris Michelini: «Esprimiamo disappunto per l’iniziativa – spiega – che non è certo espressione degli ideali, della vita e della storia del popolo friulano. Il gruppo Pdl presenterà una mozione di sentimenti, in consiglio comunale, per supportare un’altra iniziativa a difesa della famiglia, come sancisce la nostra Costituzione, famiglia che garantisce il futuro alle nostre generazioni». «Udine si aspetta iniziative per la vivibilità, per la famiglia, per la difesa dei valori tradizionali, ed è una città discreta, tanto più su questioni di questa delicatezza: con questa “trovata” l’amministrazione si rende ancora più estranea agli udinesi». Così Roberto Asquini, consigliere regionale del gruppo misto, boccia i manifesti sulla “diversità” voluti dalla Giunta Honsell. Critici anche Gianfranco Leonarduzzi, radicale del Pdl, secondo cui manifesti «rivelano un forte elemento di repressione e di smarrimento» e la Democrazia cristiana di Angelo Sandri che ritiene «avvilente che Udine appoggi un’iniziativa per nulla educativa e ben poco elegante» e parla di «Honsell-Zapatero».
Il centro-sinistra non demorde. Il sindaco Furio Honsell ribadisce che i «baci sono innocenti», il capogruppo del Pd in consiglio comunale Agostino Maio invita a «stemperare i toni». «Credo sia un atto doveroso aderire alla giornata mondiale contro l’omofobia – dice –. Il problema non è perchè Udine e Pordenone l’hanno fatto, ma come mai gli altri Comuni capoluogo non l’hanno fatto! Certo le immagini dei manifesti potrebbero essere “forti”, ma comunque non volgari come tantissimi nudi che si vedono ormai dappertutto». Diego Volpe Pasini, leader di Sos Italia, appoggia Honsell. «Confermiamo il nostro sostegno a favore del fatto che Udine si schieri con forza contro qualunque forma di discriminazione nei confronti delle persone a causa delle loro inclinazioni sessuali. Per quanto ci è dato sapere le foto dei manifesti non sono nè volgari, nè oscene. Siamo contro l’ostentazione forzata e ingiustificata, ma non è questo il caso». Più sfumata la posizione di Federico Pirone di Sinistra, Ecologia e Libertà. «La provocazione implicita nell’affissione dei manifesti con bacio gay non aiuta a un confronto di merito sulle giuste ragioni di parità e diritti e di piena accoglienza sociale dei diversi orientamenti sessuali. E’ urgente però la riflessione sul tema delle unioni civili». (m.ce.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Data: 
Domenica, 16 May, 2010
Autore: 
(m.ce.)
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Udine
Stampa e regime: 
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voltagabbana!!!!