You are here

RU486 Santarossa: demenziale la proposta di Narduzzi

Testo: 

Alla demenziale propaganda leghista noi radicali rispondiamo con la richiesta di una piena applicazione della legge 194. Narduzzi, come i neogovernatori padani, vorrebbe di fatto ostacolare negli ospedali dove si praticano gli aborti, l’accesso delle donne all’aborto farmacologico, con tutti i modi che la burocrazia sanitaria consente.

La battaglia della lega è quella di impedire la libera scelta delle donna ed è di fatto contro la legge. Ricordiamo, infatti, anche a chi non vuol sentire (Narduzzi compreso), che il provvedimento dell’AIFA “Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso umano Mifegyne” (RU486) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre 2009 ed è entrato in vigore il giorno dopo. Pertanto, da quasi quattro mesi è negata di fatto alle donne italiane una libertà di scelta garantita loro sia dalla legge 194 del 1978 (all’ art. 15) sia dal provvedimento citato dell’AIFA, che ha concluso un iter tecnico durato due anni (per non parlare dei dieci anni di iniziativa politica radicale).

Annunciamo fin d’ora che gli avvocati radicali sono a disposizione delle donne a cui venisse negata la libertà di scelta fra aborto chirurgico e aborto farmacologico.

Ribadisco inoltre che la legalizzazione dell’aborto in Italia ha sconfitto l’aborto clandestino e di fatto ha fatto diminuire fortemente il numero di aborti. La pillola RU486 permetterebbe alle donne italiane di poter abortire in day hospital con metodi non invasivi, rapidi e, soprattutto, sicuri.

Autore: 
Stefano SANTAROSSA - Presidente di RADICALI FRIULANI
Condividi/salva