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FANNA- Gente in piazza, sindaco assente

Testo: 

Tra i manifestanti anche cittadini di Maniago e Cavasso. Il Wwf: «Non mollate»
Oltre 250 persone hanno protestato per l’inceneritore, ma Bottecchia rifiuta il dialogo

Protesta riuscita. Oltre 250 persone si sono date appuntamento a Fanna, in un martedì pomeriggio feriale, e in orario lavorativo, per dire no all'inceneritore. Tra i manifestanti tanti bambini e ragazzi, mamme e papà, tutti uniti dal timore per quel che potrà accadere se l'impianto che produce cemento venisse utilizzato per smaltire rifiuti.

È stata una protesta semplice e allo stesso modo efficace. La forza che muove le persone è l'accorata richiesta di rassicurazioni dal punto di vista scientifico. Accanto ai tre portavoce – si tratta di genitori di bimbi che frequentano la locale scuola materna - si sono schierate persone di ogni età e ceto. Non solo di Fanna. Folta era anche la rappresentanza di Maniago, ma si contavano numerose anche le presenze di Cavasso. C'era perfino un gruppo, piccolo ma significativo, di Pordenone. Rigorosamente vietate le bandiere e i simboli di partito - c'erano, ma a titolo personale, l'ex consigliere regionale di Rc, Pio De Angelis, e l'attuale coordinatore provinciale di Idv, Giovanni De Lorenzi - tollerati invece i vessilli ambientalisti col referente energie e rifiuti per il Triveneto del Wwf, Gianluigi Salvador, che ha incitato i manifestanti a non mollare fino a che non sarà scongiurato il rischio di veder nascere l'inceneritore.

Tutto è scivolato via tranquillo fino a che non si è deciso di reiterare la richiesta di incontro col sindaco, Demis Bottecchia, che sembrava quasi rintanato dentro il municipio, nel quale le luci erano addirittura spente. Un atteggiamento di irrigidimento che non è piacuto ai tanti convenuti. Nonostante l'adunanza si fosse appena ufficialmente sciolta, nessuno ha fatto un passo indietro. Anzi, spontaneamente, c'è stato un assembramento di fronte alla porta della Casa comunale. Mandato a chiamare per l'ennesima volta, il dialogo col primo cittadino è durato una trentina di secondi. Appena un paio di battute e poi una salva di fischi assordanti e di ululati di fronte alle titubanze e alle risposte ritenute evasive da parte di Bottecchia, accompagnato dal suo vice, Patrizio Andreetta. Il clima si è surriscaldato, ma nessuno è trasceso. Del resto a urlare il loro dissenso erano mamme e papà con neonati in braccio, non black-bloc. Stasera si replica: sull'argomento - dalle 20 - c'è Consiglio comunale.
© riproduzione riservata

Data: 
Mercoledì, 25 November, 2009
Autore: 
LORENZO PADOVAN
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Pordenone
Stampa e regime: 
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Commenti

La stampa sullla manifestazione a Fanna cancella la presenza dei radicali. Poca cosa.
Da una semplice ricerca online sarebbe venuto fuori chi sono Emanuele e Giacomino. Peccato che gli "altri", quelli della casta vengano nominati con la precisazione che erano presenti solo a titolo personale. Ma che cazzo significa? Vi diamo il contentino ma non chiedetici altro.
Tant'è.