Fanna. L’appuntamento è per le 16 davanti al municipio. Adesione dei Radicali friulani. Sollecitata alla Regione una valutazione di impatto ambientale
FANNA. La mobilitazione popolare in vista della manifestazione in programma per oggi alle 16 di fronte al municipio di Fanna per dire no all’utilizzo del combustibile da rifiuto nella cementeria è stata massiccia e ha coinvolto tutti i mezzi di comunicazione possibili, dal web, con la creazione di un’apposita pagina su Facebook e le discussioni sui blog, al volantinaggio, sino all’affissione di manifesti che invitano a partecipare all’appuntamento. Intanto, è stata ufficializzata la partecipazione anche di Stefano Santarossa, presidente dei Radicali friulani. «Sarò con i cittadini di Fanna davanti al municipio a manifestare – ha spiegato – per ribadire il no alla decisione di realizzare l’impianto di incenerimento nel cementificio di Fanna. Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’arroganza di una classe politica. La localizzazione di questo impianto nocivo alla salute dei cittadini avrebbe come contropartita anche la spinta ai Comuni della nostra provincia a produrre sempre maggiori rifiuti (90 tonnellate al giorno di rifiuti speciali) per consentire all’impianto di essere redditizio, in controtendenza rispetto alla scelta di arrivare all’azzeramento della produzione dei rifiuto con i sistemi di raccolta porta a porta. Resta inoltre non chiaro come sia stata disattesa la richiesta di una valutazione di impatto ambientale rigorosa in fase di rilascio delle autorizzazioni».
Proprio su quest’ultimo argomento è intervenuto il consiglio comunale di Cavasso Nuovo che nella seduta di sabato ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede alla Regione e agli enti preposti di prendere in considerazione la possibilità di effettuare una valutazione d’impatto ambientale in merito all’ipotesi di utilizzare come co-combustibile nella cementeria il combustibile da rifiuto. «Non ci sembra ci sia grande differenza tra le 100 tonnellate al giorno previste dalla legge per sottoporre a Via il progetto – ha spiegato il primo cittadino di Cavasso, Emanuele Zanon – e le 90 previste dalla Zillo. L’ordine del giorno sarà presto inviato a tutte le amministrazioni contermini per fare fronte comune sulla questione e avere pertanto più voce in capitolo».
Gli organizzatori distribuiranno durante la manifestazione un volantino che riassume le preoccupazioni della popolazione in vista dell’ipotesi di combustione del Cdr. «E’ difficile prendersi gioco di un cittadino informato», è lo slogan.