«La crociata sui crocifissi della Lega Nord rappresenta anche a livello locale il riallineamento con il Vaticano dopo i gesti paganeggianti degli anni scorsi». A sostenerlo Stefano Santarossa, dei Radicali friulani, il quale si chiede fin dove arriverà il sindaco di Azzano, Enzo Bortolotti, e se emulerà, in particolare, un suo collega del padovano «che farà pagare una multa di 500 euro a chi non espone il crocifisso».
In realtà, secondo l’esponente radicale, «la sentenza della Corte europea ribadisce con equilibrio un concetto figlio delle moderne democrazie liberali: lo Stato deve essere un campo neutro all’interno del quale tutte le componenti e le diverse sensibilità hanno diritto di cittadinanza e pari dignità. Non vi è alcun argomento che possa giustificare la supremazia di una religione sulle altre, né i privilegi economici e di ogni altra natura concessi dai governanti delle Nazioni che intendano essere – ma davvero e a pieno titolo – Stati di diritto».
«Le politiche clericali dell’Italia – conclude Santarossa – costituiscono un ulteriore elemento che pone il nostro Paese al di fuori delle democrazie, e rendono evidente come vi sia un filo che lega il regime fascista (che introdusse il crocifisso nelle scuole) e quello partitocratico. La sentenza deve ora porre all’ordine del giorno, come coerenza vuole, un’ulteriore urgenza: l’abolizione dell’insegnamento dell’ora di religione nelle scuole».