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Immigrati, la Lega torna all’attacco: «Chiudere subito gli ambulatori»

Testo: 

Il presidente del gruppo “padano” presenta una mozione per bloccare le cure agli stranieri non regolari
Gottardo (Pdl) «Il Carroccio non detta l’agenda della regione»

UDINE. Chiudere subito gli ambulatori per clandestini. La Lega torna all’attacco dopo la richiesta avanzata alcune settimane fa. Adesso il Carroccio ufficializza la richiesta attraverso una mozione presentata in consiglio regionale e attraverso la quale chiede l’adesione delle altre forze politiche.
Nel mirino sono finite ancora una volta le strutture sanitarie “alternative” per gli irregolari. Già in passato la Lega ha portato alla ribalta questi temi. Questa volta il Carroccio anticipa che «non accetterà prese in giro. Ci sono gli strumenti normativi per cancellare questa anomalia del sistema sanitario, serve solo la volontà politica», tuona il capogruppo leghista Danilo Narduzzi. Solo tre mesi fa il capogruppo del Carroccio aveva denunciato l’esistenza di “muri di gomma” che bloccavano le intenzioni della Lega di fare piazza pulita delle cliniche per irregolari. Ancora una volta nel mirino dei “bossiani” finisce l’assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale Vladimir Kosic. «A luglio - ricorda Narduzzi - avevamo presentato un’interrogazione per sapere quanto ci costano gli ambulatori dove vengono curati i clandestini, ma la replica era stata evasiva e insoddisfacente», afferma Narduzzi in riferimento alla risposta data dall’assessore in Aula.
«Parliamo di soggetti che non hanno titolo a risiedere nella nostra regione, a cui queste strutture erogano servizi gratuitamente, quindi pagati da noi - è ancora la segnalazione di Narduzzi -. Siamo al paradosso: non solo non li espelliamo, ma ci sobbarchiamo i costi delle loro cure, a prescindere da quali siano: non parlo solo di prestazioni urgenti, ma anche degli interventi più banali come la pulizia dei denti. E mentre i nostri cittadini fanno la fila e pagano, i clandestini usano corsie preferenziali tenute in piedi dal denaro pubblico».
Narduzzi continua: «Adesso torniamo alla carica con una mozione, sottoscritta da tutti i consiglieri del Carroccio, per impegnare la giunta regionale a disporre la chiusura degli ambulatori dedicati agli stranieri non regolarmente presenti sul territorio, con gli indirizzi del Piano socio sanitario regionale per il triennio 2009-2011, e delle linee annuali di gestione del Servizio Sanitario Regionale, di prossima approvazione». Narduzzi ricorda che «le politiche intrise di assistenzialismo sono una spiacevole parentesi che ci siamo messi alle spalle».
Non è tardata ad arrivare la replica del Pdl. «L’agenda della politica regionale non la detta la Lega attraverso le dichiarazioni», ha replicato il coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo. «Non entro nel merito delle questioni specifiche - ha continuato Gottardo - la Lega è per noi un alleato strategico e fondamentale, però discutiamo le questioni che sono oggetto del programma elettorale e di accordi presi sul tavolo regionale tra le forze politiche. Ciò che non fa parte di questo contesto - ha concluso - sono libere iniziative della Lega, che ognuno è libero di commentare come vuole». «Sull’ipotesi della Lega di obbligare i medici a denunciare gli immigrati clandestini che si rivolgono per cure alle strutture sanitarie, il Governo e il Parlamento hanno risposto in modo chiarissimo, dicendo no», ha ricordato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi (Pdl), ieri a Udine.

Data: 
Domenica, 1 November, 2009
Autore: 
PAOLO MOSANGHINI
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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