«Non equiparabile all’unione»

PORDENONE - «Ritengo che si debba avere il massimo rispetto per i sentimenti di tutte le persone. Così come - spiega monsignor Luciano Padovese, direttore della Casa dello studente di Pordenone - ritengo che sia opportuno che uno Stato pluralista si doti di regolamenti che riconoscano le diverse situazioni sociali. Ma non vedo che le unioni tra gay si possano equiparare al matrimonio, non solo da un punto di vista costituzionale».