Caro Gilberto,
posso capire che per ragioni caratteriali e culturali tu possa essere infastidito dal dover fare un discorso parlando in prima persona, ma mi permetto di sottolineare che questo è quello che quotidianamente facciamo in questa associazione: parliamo sempre partendo dai nostri corpi e dai nostri vissuti. Spero che il ricordarti questo di fatto possa rappresentare per te un qualche sollievo.
Mi fa piacere che tu abbia chiarito di non voler mollare, ma anzi di essere intenzionato a sfuttare al meglio questo Congresso come momento di riflessione e miglioramento. Molti di noi non avevano capito questo e per tale motivo eravano rattristati ed arrabbiati.
Tu dici che sbaglio a parlare di popolo. Certamente non è un concetto scientifico come lo sono quello di atomo o di dna, ma non credi che questo concetto non possa comunque avere un'utilità sociale? E poi, scusami, ma perché io non potrei utilizzare il concetto di popolo, quando tu utilizzi quello di élite intellettuali? In fondo, l'art.1 della nostra Costituzione, un libro che noi snob amiamo tenere sul comodino, recita : " L' Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Parlando di popolo nel mio commento, intendevo riferirmi alle persone comuni, all'uomo della strada a cui si rivolgeva Milton Friedman, all' "average guy" cantato da Lou Reed.
Io credo che il Potere sia nelle mani di queste persone e che siano loro a poter cambiare le cose.
Pannella mi ha raccontato che abbiamo vinto la battaglia sull'aborto anche grazie ai giornalacci con le donnine nude e qualcun altro mi ha raccontato che i libri che preparano il terrreno per la rivoluzione francese non erano dei seriosi trattati ma romanzi pornografici come il celebre "La filosofa Teresa", i quali, attraverso gradevolissime metafore, diffusero un nuovo modo di pensare anche tra un ceto meno colto di quello a cui erano destinati i saggi. Mi hanno raccontato solo delle baggianate? E se la cosa non è importante, perché tu ritieni che bisogna diffidare dal trarre insegnamenti dalla Storia (io, avendo letto un po' e probabilmente male, Giulio Preti, in questo sono un po' più temerario di te, e la Storia la uso volentieri), cosa vorresti fare ora? Io non ho veramente capito il tuo riferimento alle élite. Potresti chiarirmelo in parole molto semplici?
Non avevo ben capito la frase sul nucleare e gli ogm e ti ringrazio per avercela chiarita.
Sul fatto della mancanza di discussione sui contenuti, come umile "militonto" mi sento di fare autocritica e di impegnarmi in futuro, nel mio piccolo, ad essere più partecipe.
A presto,
Elvis
P.S. Ma il rock non ti piace proprio ? Io in questi giorni sto ascoltando "The fixer" dei Pearl Jam : ha lo spirito di cui avremmo bisogno.