Colussi: la vicepresidenza a Bortolotti è una poltrona “lottizzata” dalla Lega. «È UN ESEMPIO DI PIU' INCARICHI: NE HA CINQUE»

L’ATTACCO
Autovie

TRIESTE. Una «lottizzazione spudorata» e «un caso quasi unico di cumulo di incarichi». Piero Coluzzi, consigliere regionale di Idv, va all’attacco della Lega sul caso della doppia presidenza in Autovie per far posto al leghista Enzo Bortolotti.
«La Lega a Roma annuncia tagli di consiglieri comunali e provincialiper ridurre la spesa di quella che definisce “casta” – dice Colussi – ma in Fvg lottizza spudoratamente le società regionali e crea nuove poltrone per far posto a iscritti ed elettori. Forse le vice presidenze dovranno essere portate a tre se, per caso, la Lega Nord del Veneto vorrà anch’essa un ulteriore posto?». Colussi snocciola poi gli incarichi di Bortolotti. «Rappresenta un caso quasi unico di cumulo degli incarichi, in barba – prosegue Colussi – alle ripetute denunce di questo malcostume da parte della stessa Lega. Bortolotti, infatti, è sindaco di Azzano Decimo, siede sulla poltrona di vice presidente dell’Anci regionale, di segretario provinciale e di presidente regionale della Lega Nord, e ora, si appresta a diventare vicepresidente di Autovie. In barba al suo curriculum di leghista duro e puro». Per il dipietrista, infine, esiste un vizio di incompatibilità. «La legge regionale che disciplina le nomine di competenza regionale in enti e istituti pubblici – afferma Colussi –, sancisce che coloro che ricoprono la carica di vertice a livello nazionale, regionale o provinciale in partiti o movimenti politici o sindacali, non possono essere nominati in questi enti. Allora, è certamente vero che Autovie non è un ente pubblico (è infatti una Spa), ma è altrettanto vero che si tratta di una società partecipata in forma largamente maggioritaria dalla Regione Fvg, dalla Regione Veneto e da altri enti pubblici. Per questo se non si tratta di incompatibilità formale, siamo sicuramente davanti a un caso di incompatibilità sostanziale e non v’è dubbio che dalla Lega Nord ci saremmo aspettati un comportamento più rigoroso e più coerente con le battaglie (?) portate avanti contro la “casta” e i suoi privilegi. Da questa controversa nomina politica abbiamo capito che aggiungere un posto a tavola, si può sempre, anche perché, come si diceva una volta, dove si mangia in due si può mangiare anche in tre».