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I Magredi si “restringono” per la discarica

Testo: 

Cordenons. Il provvedimento potrebbe far ripartire l’iter avviato nel 2003 e bloccato perché l’area viene considerata a rischio esondazione

La domanda inviata all’autorità di bacino per consentire l’esecuzione dell’opera

CORDENONS. E’ sul tavolo dell’Autorità di bacino, in attesa di approvazione, la delibera del consiglio comunale cordenonese che propone di riperimetrare le aree da destinare a espansione naturale del Cellina-Meduna. In sostanza si tratta di un’area di 900 ettari che attualmente è considerata una “cassa d’epansione” per le piene del fiume e che, con la riperimetrazione, non sarebbe più considerata tale.
In questo modo si sbloccherebbe anche la questione discarica. I ritardi nella realizzazione della discarica di rifiuti, infatti, derivano dal fatto che l’area individuata sarebbe situata in una zona esondabile. Per superare questo ostacolo, il consiglio comunale ha inviato una richiesta per rivedere i confini, escludendo 900 ettari da questa zona che, altrimenti, sarebbe soggetta a vincolo. In questo modo, oltre che la possibilità di realizzare la discarica, si aprirebbe anche l’opportunità di individuare percorsi ciclabili e motoristici (quale la pista da motocross) o altre attività che altrimenti sarebbero precluse.
Già in precedenza l’Autorità di bacino, ente competente nella gestione delle acque, aveva riconosciuto la possibilità di ripristinare le aree dei Magredi e delle risorgive in modo compatibile con le attività antropiche dell’area (quali appunto cave, discariche, la strada provinciale e la pista da motocross), ma contestualmente il Comune ha l’obbligo di indicare quali sviluppi avranno queste attività e soprattutto, in un’operazione di tutela ambientale, occultare e inibire il più possibile tali realizzazioni. In sostanza, interventi sì, ma che tutelino l’ambiente e salvaguardino queste aree che sono vincolate da direttive europee.
L’iter per la nuova discarica risale addirittura al 2003 con la presentazione alla Provincia di un piano di adeguamento delle discariche (gestione operativa, post operativa, sorveglianza e controllo). Il progetto era stato affidato allo studio associato Ecoteam di Pordenone. Un paio d’anni fa il consiglio comunale di Cordenons ha approvato la variante urbanistica relativa alla realizzazione della discarica. In base a quel documento e al relativo progetto, i costi per la realizzazione dell’opera ammonterebbero a 737 mila euro, mentre i costi di gestione sarebbero valutati in 129 mila euro. Qualora la richiesta di riperimetrazione dovesse venire accettata, si sbloccherebbe l’iter e la discarica potrebbe diventare realtà.

Data: 
Sabato, 22 August, 2009
Autore: 
Laura Venerus
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
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