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Rifiuti, l’inceneritore della discordia

Testo: 

L’assessore De Anna rilancia l’impianto che potrebbe essere realizzato a Spilimbergo nell’area della Mistral

I rappresentanti di Naonis Energie a caccia del sito. Moretton attacca: «Idea scellerata»

Si riaccende la polemica per la realizzazione dell’inceneritore nella Destra Tagliamento. Era stato l’assessore all’Ambiente, Elio De Anna, appena nominato, a riaprire il fronte. "Il sito di Roveredo - aveva spiegato - non è idoneo alla realizzazione di un nuovo termovalorizzatore, ma l’impianto e la tecnologia non sono superate. Per questo - era andato avanti - è necessario trovare un nuovo sito a cavallo delle due province di Udine e Pordenone per realizzare un inceneritore che possa servire alle esigenze di entrambi i territori". Tra le ipotesi sempre più accreditate per la realizzazione dell’impianto, l’area di Spilimbergo, magari nella stessa zona dove esiste già l’inceneritore per i rifiuti ospedalieri e speciali della Mistral. In pratica potrebbe essere realizzata un’area di servizio. Al lavoro da tempo i rappresentanti di Naonis Energie, società nata proprio per la gestione dell’inceneritore. Ma ad alzare il livello della polemica, però, è Gianfranco Moretton, capogruppo del Pd e già assessore regionale all’Ambiente. «Le dichiarazioni di De Anna a poco tempo di distanza da quando ha avuto la delega - attacca - preoccupano e fanno intravvedere un futuro verso l’ambiente in contro tendenza rispetto alle direttive europee. Pensare o meglio ipotizzare la costruzione di un nuovo inceneritore per la provincia di Pordenone, con tutti i rischi e gli ostacoli che ne deriverebbero, rischia di essere solo un business per pochi. Ormai, ovunque, si propende e si impone alla cittadinanza la raccolta differenziata e i risultati riscontrati individuano la strada migliore per risolvere questo problema. Sarà quindi importante capire - va avanti Moretton - e lo chiediamo a De Anna di esporre pubblicamente le ragioni che lo portano a una scelta di questo tipo che non esito a definire scellerata. Credo, invece, che De Anna dovrebbe agire con lungimiranza nell’affrontare questo problema, valutando il potenziale di ciò che esiste nel territorio regionale ed eventualmente pianificare e promuovere tutto ciò che va nella direzione del recupero e trasformazione del rifiuto solido urbano. Un progetto che va guidato in concertazione con tutti gli enti locali della Regione e con una partecipazione attiva di tutti i sindaci. Infine in Regione e specificatamente nella provincia di Udine, c’è in atto un percorso alternativo e diverso di quello che De Anna vorrebbe realizzare. Ad una valutazione immediata e spontanea appare chiaro che, anziché puntare a un piano organico regionale, si vuole favorire idee personalistiche che anziché privilegiare l’utilità ed il “necessario”, si orientano verso progetti che rischiano una forte esposizione finanziaria e un utilizzo che si perde nel tempo, nella sua più diretta e obiettiva finalità». Infine le conclusioni. «Va detto, infine, senza avere la presunzione di suggerire alcunché a De Anna, che la Regione ha già un termovalizzatore a Trieste che potrebbe soddisfare le esigenze di tutto il territorio sempreché si voglia puntare alla differenziata. Diversamente resteremo sempre la Regione che, in quanto a rifiuti, segna più di qualche difficoltà, in particolare la provincia di Udine che, com’è noto, non ha fatto una politica di impianti di smaltimento».

Data: 
Sabato, 15 August, 2009
Autore: 
Loris Del Frate
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Pordenone
Stampa e regime: 
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