Ieri il sopralluogo del consigliere del Pdl. «Roma non potrà dire no se troveremo risorse integrative a quelle dello Stato»
«Regione, Provincia e Comune capoluogo facciano squadra per il nuovo carcere di Pordenone, prendendo atto che lo Stato non potrà finanziare tutta l’opera». E’ questo l’appello del consigliere regionale del Pdl Franco Dal Mas che ieri mattina ha visitato la casa circondariale di piazza della Motta, che ospita 79 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 53, con un aumento tollerabile fino a 68. Un sovraffollamento (di circa un terzo rispetto al consentito) che nei mesi scorsi è stato più marcato, con ben 90 detenuti ospitati tra la sezione “comuni” e quella dei “protetti”, destinata a detenuti per reati legati alla sfera sessuale e prevalentemente non residenti nel Friuli occidentale. «La questione sicurezza – ha evidenziato Dal Mas – non può prescindere dalla qualità del sistema penitenziario» che in città è «privo di spazi per la riabilitazione, scopo primario nello sconto della pena». Un carcere “tranquillo” anche grazie al buon rapporto instaurato tra detenuti e polizia penitenziaria, nonostante su una pianta organica di 59 effettivi possa contare su meno di 50 agenti.
«Dopo tanti anni di chiacchiere – ha aggiunto il consigliere Dal Mas – il territorio intende risolvere la questione». Secondo quanto ha riferito, infatti, dopo che l’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella dirottò i fondi destinati per Pordenone altrove, «la Regione sta facendo la sua parte e in un protocollo di intesa siglato dal presidente Renzo Tondo col Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nell’ottobre 2008, ha garantito la propria disponibilità a cofinanziare una nuova struttura, che dovrà necessariamente sorgere nel capoluogo comunale e non in altri siti della provincia a suo tempo sponsorizzati».
Punto fermo, i soldi ancora non ci sono, «ma bisogna impegnarci per trovarli. Carcere e ospedale sono le priorità per Pordenone». La Regione si impegnerebbe a stanziare 20 milioni di euro, Comune e Provincia 5, il resto (il conto ammonta a 50-60 milioni in tutto) sarebbe a carico dello Stato: «Una compartecipazione così – ha spiegato Dal Mas – sarebbe un segnale forte di federalismo conclamato. Roma non potrà dire no se la comunità locale saprà trovare e mettere a disposizione le risorse necessarie».
Nell’ambito di “Ferragosto in carcere”, infine, oggi la senatrice radicale Elisabetta Zamparutti visiterà la struttura di Pordenone con il presidente dei Radicali friulani Stefano Santarossa.