Riportare al vertice delle priorità la questione del carcere di Pordenone. Questo il senso della visita alla struttura che effettuerà questa mattina il consigliere regionale del Pdl, Franco Dal Mas, accompagnato dal direttore della Casa circondariale, Alberto Quagliotto. E’ ancora in attesa di essere ufficializzato il piano Ionta che dovrebbe disporre i finanziamenti per il nuovo istituto cittadino, una incertezza che pone la situazione nel limbo. Domani sarà la volta della senatrice radicale Elisabetta Zamparutti e di Stefano Santarossa nell’ambito dell’iniziativa del partito “Ferragosto in carcere”.
Il piano del commissario straordinario dell’edilizia penitenziaria, Franco Ionta, secondo le assicurazioni ricevute, dovrebbe prevedere le risorse per il nuovo istituto pordenonese, che verrà realizzato in Comina. Il documento, però, che doveva essere presentato entro fine luglio, è slittato ormai a settembre. Una situazione di incertezza denunciata dallo stesso Dal Mas. «Dobbiamo riportare la questione carcere di Pordenone – afferma il consigliere del Pdl che stamane visiterà la struttura – al vertice delle priorità. Anche recentemente il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha inviato una lettera al ministro Angelino Alfano ribadendo la disponibilità a cofinanziare la struttura. La mia visita, pertanto, non vuole essere una passerella, semmai l’incitamento affinché si stringano i tempi».
Domani sarà invece la volta della senatrice radicale Elisabetta Camparutti e del presidente dei Radicali friulani, Stefano Santarossa. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna nazionale “Ferragosto in carcere” finalizzata a «una ricognizione approfondita della difficilissima situazione delle carceri italiane e al fine di conoscere meglio e direttamente come vivono la realtà quotidiana direttori, agenti, medici, psicologi, educatori e detenuti per essere così capaci di interpretare i bisogni e di proporre le soluzioni legislative e organizzative adeguate, sia immediate che a medio e lungo termine».
«Gli istituti penitenziari – affermano ancora i radicali – possono essere non solo luogo di espiazione della pena ma realizzare appieno i valori sanciti dall’articolo 27 della Costituzione italiana secondo il quale le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, semmai tendere alla rieducazione del condannato. Per quel che riguarda tutti i lavoratori che prestano la loro attività a ogni livello negli istituti carcerari, devono essere garantite condizioni di lavoro moralmente, socialmente ed economicamente adeguate ai profili professionali ricoperti».
Commenti
Dal Mas
Non mi è chiaro: Dal Mas farà un'iniziativa estemporanea o partecipa all'iniziativa radicale? Nel primo caso mi sembrano "strani" i tempi, nel secondo caso non comprendo perché fare la visita il giorno prima.