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I radicali: vogliamo tutte le informazioni sul sito del Consorzio

Testo: 

Università
Grazie alla replica del presidente del Consorzio universitario Agostinis e all’attenzione della stampa locale, proviamo ad avanzare in quello che, meglio di noi, anche il presidente, tra le righe, denuncia essere il problema di fondo del Consorzio, ma più in generale degli enti pubblici: il rapporto tra cittadino e la cosa pubblica. Un rapporto che, alla luce della quotidiana esperienza e delle considerazioni del presidente, in termini di organizzazione potrebbe essere definito burocratico-padronale. Burocratico perché mentre noi chiediamo facilita di accesso all’informazione (delibere, curricula, costi, bilanci...) tramite la pubblicazione dei documenti sui siti istituzionali, il presidente rimane sordo a questo bisogno e replica con un riflesso da burocrate che non dà soluzioni al problema ma si limita a chiarire che tutto è fatto secondo legge. E ci mancherebbe!
Come il classico burocrate suggerisce poi di girare tra uffici per consegnare “domande in carta bollata” con approccio anacronistico e utile a mantenere burocrazie inefficienti, poiché potrebbe bastare un clic per risolvere la faccenda. Potrebbe bastare un clic anche per conoscere meglio le necessita degli studenti, mettendo on-line un questionario. Lei sarà certo un ottimo interprete delle esigenze dei soci pubblici ma è certo di esserlo anche delle necessità degli studenti? L’aspetto “padronale” lo si rintraccia nel suo suggerimento di rivolgersi a questo o quel Consigliere per ottenere quello che si può ottenere con un clic. D’altronde questa è la risposta di quelli che credono che il ruolo del consigliere sia quello del “padrino” dei propri amici piuttosto che di “servitore” della collettività. Vale per la avvilente vicenda dell’autentica delle firme, come per l’ostilità verso gli strumenti di partecipazione diretta. Non per niente a Gorizia non si è mai tenuto un solo referendum consultivo. Questo metodo va contrastato soprattutto perché non è accettabile che i gestori della cosa pubblica, e lei con loro, si dimentichino che è un loro dovere quello di rimuovere ostacoli alla conoscenza e alla partecipazione. Un unico strumento consentirebbe a chiunque in qualsiasi condizione fisica (studenti con difficoltà motorie ma anche cittadini non studenti, interessati a conoscere!) di “raggiungere” le delibere del consorzio e del consiglio comunale, i bilanci o i servizi, i relativi costi, senza fare il giro dell’oca fra i diversi uffici competenti, ma con un semplice clic! Per questo allora insistiamo a che lei, proprio lei, metta il suo cv on line, e tutti gli atti, di programma e di spesa, i bilanci, le delibere del Consorzio. I giovani hanno bisogno di modelli positivi: la massima e assoluta trasparenza nella gestione della res pubblica è uno di quei princìpi fondamentali di cui mancano modelli tangibili troppo spesso; laddove, invece, il rapporto burocratico-padronale genera sfiducia e financo solitudine. Avviamo perciò una raccolta firme su 2 petizioni (una rivolta al presidente del consiglio comunale e una a quello provinciale) tesa a ottenere che i 2 consigli, insieme con la Camera di commercio e alla Fondazione, si esprimano circa la necessità di pubblicare tutte le informazioni richieste sul sito del Consorzio.

Pietro Pipi (tesoriere) Marzia Pauluzzi (presidente) Lorenzo Cenni (segretario) Associazione radicale Trasparenza è Partecipazione

Data: 
Martedì, 23 June, 2009
Autore: 
Pietro Pipi , Marzia Pauluzzi, Lorenzo Cenni
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Gorizia
Stampa e regime: 
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