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Evviva i «capricci» Senza Pannella addio radicali

Testo: 

La Risposta alla lettera aperta di Massimo Teodori.

Caro direttore, sentimenti e risentimenti di Massimo Teodori non mi interessano. Ciascuno ha il suo «lato oscuro» e quello di Teodori è peraltro abbastanza trasparente. Non mi interessa neppure replicare all' accusa rivolta a Pannella di gestire il Partito Radicale come una setta (difetto non da poco che Pr e Pannella evidentemente non avevano quando lui venne eletto per ben quattro volte deputato radicale). Rimproverare a Pannella di essere il disgregatore e il dissipatore della forza politica dei radicali, dei liberali e dei laici è come rimproverare a Saragat e a Nenni di essere stati i responsabili del fallimento dell' unità socialista e a Craxi di essere stato l' affossatore del Partito socialista, come se non fossero esistite le bande del buco socialdemocratiche e i condizionamenti dei massimalisti del Psi e come se non fosse esistita Tangentopoli. Fenomeni che non nascevano dal caso ma che erano il prodotto, il sottoprodotto, delle degenerazioni che la democrazia italiana ha conosciuto in questo mezzo secolo, di quello che noi (e una volta anche lui) chiamiamo Regime. La storia delle difficoltà e delle debolezze dei laici, dei liberali e dei socialisti, del ruolo che hanno avuto, con i loro insuccessi e le loro sconfitte ma anche con le loro (nostre) vittorie culturali e civili, è cosa troppo complessa e seria per essere letta con le lenti della nostalgia del passato (liberali, radicali e laici sono buoni solo da morti) o con quelle davvero grossolane delle proprie frustrazioni e dei propri risentimenti. Per quanto mi riguarda so che da destra e da sinistra ci viene assegnato un unico destino, quello di essere cancellati o assorbiti, in ogni caso ininfluenti. Vittimismo? Senza la «capricciosa» lotta nonviolenta di Marco e quella di Emma e nostra, saremmo scomparsi (con Teodori a dare una mano, ieri con la sua annunciata astensione e oggi con questo suo articolo). È comprensibile il suo rammarico che questo non sia accaduto.

Data: 
Lunedì, 15 June, 2009
Autore: 
Gianfranco Spadaccia
Fonte: 
Corriere della Sera
Stampa e regime: 
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Commenti

Che brutta risposta, era rabbiosa e priva della dovuta lucidità. Teodori ha posto in essere - alternando abilmente stucchevolezza e sferzante sincerità - una riflessione che temo vada fatta... perché aldilà dei credenti - ebbene sì, ce ne sono anche fra i radicali -, in molti si interrogano sull'attuale contributo funzionale che Marco Pannella riesce ad apportare. Le mie orecchie hanno più volte ascoltato riflessioni analoghe. Il fatto che molti esprimano lo stesso dubbio non lo verifica, questo è certo. Tuttavia, a delle menti ragionevoli e sempre dubitanti, qualche interrogativo lo deve fare sorgere. Pensarsi e ripensarsi, lo insegna Marco.

Francesco