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L’ex sindaco Belfi scende in campo per i magredi

Testo: 

San Quirino. «Corrado Della Mattia chiarisca quali decisioni intende assumere rispetto a questo particolare habitat»

SAN QUIRINO. S’infiamma il dibattito politico, a San Quirino, sul tema dei magredi. A gettare benzina sul fuoco, l’intervento dell’ex sindaco Liliana Belfi, prima cittadina dal 1988 al 1997. Da sempre contraddistinta dal basso profilo mantenuto negli anni successivi alla conclusione della sua vita amministrativa, di fronte alla polemica sui magredi ha deciso di intervenire e, in maniera diretta, attaccando l’attuale primo cittadino, Corrado Della Mattia.
«L’attuale sindaco – dichiara in un comunicato – componente del comitato cittadino per la salvaguardia dei magredi dal 1986 in poi, entrato nella pubblica amministrazione sull’onda di una lunga e sofferta battaglia ambientale, è pregato, per onestà intellettuale, prima delle prossime elezioni provinciali, a dire con assoluta chiarezza quali decisioni, proposte, iniziative vorrà prendere per i magredi, da quali forze e personaggi politici è appoggiato per quanto riguarda questo argomento e quali sono le imprese agricole che intendono costruire cantine e altro nei territori magredili».
Un attacco diretto, insomma, che non lascia spazio a fraintendimenti. In questo senso, l’ex sindaco Belfi cita a chiare lettere le imminenti elezioni provinciali nelle quali il primo cittadino è candidato, e continua: «Sono sicura di ottenere dall’attuale sindaco una chiara risposta che metterà al corrente gli abitanti di San Quirino, della provincia e della regione su quanto l’attuale amministrazione comunale intende decidere».
Della Mattia, insieme alla Lega nord, ha infatti presentato agli assessori regionali competenti un’ipotesi di riperimetrazione delle aree di protezione dei magredi, considerate non corrispondenti alla situazione reale, facendo successivamente leva su Governo e Unione europea.
Un disegno di cui l’ex prima cittadina si dichiara non concorde, ritenendo che «i magredi debbano essere tutelati dai vari enti nel superamento di interessi particolaristici».
Analoghe considerazioni sono state espresse, in occasione di una recente assemblea, dal candidato alle provinciali Stefano Santarossa, dal consigliere regionale Piero Colussi e dai rappresentanti di Wwf e Lega abolizione caccia. «I Magredi vanno protetti – hanno dichiarato – perchè si tratta di ambiente unico nel suo genere. Ciò di cui si deve pensare, adesso, è l’attuazione dei piani di gestione per introdurre le regole di comportamento all’interno dei Magredi».

Data: 
Mercoledì, 3 June, 2009
Autore: 
(l.v.)
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
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