UDINE - Si incontrano al mattino. Si ritrovano nel tardo pomeriggio. Il Partito regionale (Giorgio Pozzo e Alvaro Cardin) assieme a Ferruccio Saro e Gabriele Renzulli, Roberto Visentin (Mitteleuropa), Giuseppe Trombetta (Nuovo Psi), Gianfranco Leonarduzzi (Radicali). Prove di alleanza? Forse. Ma per ora solo piccole prove.
«Siamo in una fase propedeutica - commenta Pozzo - e stiamo valutando se coincidono programmi e finalità. Ma l'impostazione mi sembra divergente: Saro vorrebbe un recupero dei vecchi partiti, noi invece intendiamo restare alternativi al sistema». Accordo impossibile? «Al limite le due liste potrebbero essere collegate, ma integrate credo proprio di no».
Cardin, che abbandona la riunione mattutina prima di tutti, è molto più scettico. «Era un clima surreale - racconta -. Non si possono improvvisare iniziative del genere all'ultimo momento. Capisco la voglia di Saro di costruire un ampio movimento autonomista ma, senza voler mettere i bastoni tra le ruote a nessuno, mi pare che siamo fuori tempo massimo». Anche Roberto De Gioia è chiaro: «L'idea della lista di disturbo assieme a Saro non mi piace proprio».
m.b.