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Il caso Eluana - Inchiesta su Sacconi: papà Beppino e Riccobon sentiti dai carabinieri

Testo: 

UDINE. Ieri Beppino Englaro è stato interrogato come persona informata sui fatti in relazione alle indagini disposte dal collegio di Trieste del Tribunale dei ministri per capire se il ministro del lavoro Maurizio Sacconi può essere inquisito per l’ipotesi violenza privata ai danni della Casa di cura Città di Udine. Lunedì era stato interrogato l’amministratore delegato della struttura sanitaria di viale Venezia, Claudio Riccobon, ovvero la persona che ha chiamato Englaro la sera del 16 dicembre per bloccare l’ambulanza partita da Lecco con Eluana.
Ieri Englaro è stato soltanto “accompagnato” alla caserma di viale Trieste dall’avvocato Massimiliano Campeis. A ricevere la delega del Tribunale di ministri è stato il Nucleo investigativo dell’Arma comandato dal tenente Fabio Pasquariello. Come si ricorderà, era stata la Procura della Repubblica di Trieste a trasmettere al Tribunale dei ministri dello stesso capoluogo giuliano gli atti del procedimento avviato dalla Procura di Roma nei riguardi del ministro Sacconi in seguito all’esposto presentato dai Radicali e dall’associazione Nessuno Tocchi Caino. A parere di questi ultimi, l’atto di indirizzo di Sacconi ebbe il potere di “dirottare” l’ambulanza, facendo rinunciare la Casa di cura Città di Udine nell’accoglimento della donna. Il 16 dicembre, infatti, il ministro «emetteva un atto di indirizzo generale destinato ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome». Il giorno successivo, invece, Sacconi «chiariva ai giornalisti che atti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili». Da qui l’improvviso “no” della clinica udinese «costretta a ritirare la propria disponibilità» e la conseguente ipotesi della violenza privata che sarà valutata anche sulla base delle dichiarazioni rese adesso da Englaro e Riccobon. Il Tribunale dei ministri ha tre mesi di tempo per effettuare le indagini preliminari e, sentito il pubblico ministero di Trieste, qualora non ritenesse di dover archiviare, trasmettere gli atti alla Procura per l’invio al Presidente della Camera competente dell’eventuale richiesta di autorizzazione a procedere.

Data: 
Sabato, 28 March, 2009
Autore: 
TOMMASO CERNO
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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