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Assemblea interregionale Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto

Comunicazioni: 
Note: 
Dopo il settimo Congresso di Radicali Italiani tenuto a Chianciano nell’ottobre dello scorso anno abbiamo deciso di convocare assemblee regionali o interregionali per avere una ulteriore occasione di confronto e di dibattito. Siamo usciti da quel Congresso convinti e consapevoli che la possibilità stessa di continuare ad assicurare quella R/esistenza radicale che ha consentito per oltre mezzo secolo di lotta di conseguire importanti obiettivi di riforma, sia oggi sempre più messa in discussione dal tentativo di cancellare, con la violenza dell’illegalità e della non-democrazia, la nostra stessa esistenza. Quanto avvenuto nei mesi successivi il Congresso non ha fatto che confermare questa convinzione. Anche per questo abbiamo ritenuto importante convocare poche settimane fa il settimo congresso degli iscritti italiani del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito. In quella occasione abbiamo fatto partire, insieme con gli altri soggetti della galassia radicale, la Lotta di Liberazione del nostro paese dall’infame Regime partitocratico. I motivi di questa nostra scelta sono sotto gli occhi di tutti. Dopo cinquanta anni di regime partitocratico, è ora di dire BASTA. Lo stravolgimento, la manipolazione dell’informazione e la lottizzazione del potere li abbiamo visti e vissuti pesantemente in queste ultime settimane e mesi. L’impegno che c’è stato, da quello che è sempre più un monopartitismo “quasi perfetto”, per impedire e boicottare il funzionamento della Commissione di Vigilanza sulla Rai, ha consentito che, ancora una volta, venissero a mancare le basi stesse di un vero confronto democratico. Dalla vicenda sul testamento biologico - che ha visto a reti unificate il tentativo di stravolgere quello che il regime stava cercando di garantire, ovvero l’imposizione a tutti i cittadini, strumentalizzando la vicenda di Eluana Englaro, di essere sottoposti ad accanimento terapeutico anche se non lo vogliamo, espropriandoci un diritto costituzionalmente garantito – alle consultazioni elettorali in Sardegna. E tutto ciò nonostante (o, forse proprio perché) sulle grandi questioni riguardanti i diritti civili - vecchi e nuovi - la giustizia, le riforme istituzionali dello Stato e le libertà economiche, tutti i sondaggi continuano a rivelare una straordinaria sintonia tra le proposte riformatrici dei radicali e la maggioranza dell’opinione pubblica italiana. Tutti i temi che abbiamo affrontato nel corso dei decenni con i referendum, con la lotta politica e parlamentare, con l’iniziativa nonviolenta, sono riproposti in maniera drammatica dall’attualità, a dimostrazione e a conferma di una situazione in cui la politica, con assai rare eccezioni, si è risolta in beghe e spartizioni di potere, senza alcuna capacità di dare una risposta di governo ai problemi del Paese, alimentando così il dissesto delle istituzioni, l’illegalità sistematica che trova riscontro nel malcostume poli! tico e amministrativo, e nella sfacciata commistione tra interessi pubblici e privati. Marco Pannella ha giustamente fatto osservare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, quando invoca un “nuovo costume politico”, chiede implicitamente una alternativa all’attuale mal-costume. Come potrebbero assicurarla coloro che ne sono i principali responsabili? Noi possiamo con orgoglio rivendicare di esserne estranei e quindi di avere titolo per candidarci ad essere protagonisti di quella alternativa. L’iniziativa prioritaria su cui Radicali Italiani è mobilitato in questa fase è quella per l’istituzione di un’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Il nostro impegno perché sia garantito ai cittadini la possibilità di conoscere ed esercitare il controllo sulla vita politica e istituzionale deve essere pieno, riguarda gli eletti, ma anche e forse soprattutto i nominati. E’ lì, è nelle nomine, nelle facili consulenze, negli appalti, nelle municipalizzate, nei consorzi che prolifera il malaffare, perché tutto avviene nell’oscurità, senza alcuna forma di pubblicità e di trasparenza. Per potenziare questa e le altre iniziative, per la raccolta di autofinanziamento e non ultimo per affrontare l’appuntamento elettorale, è assolutamente necessario costruire, ricostruire e potenziare le associazioni di iscritti e simpatizzanti radicali, per poter rappresentare il fronte avanzato nel paese della R/esistenza radicale con l’obiettivo di dare visibilità alla proposta di reale alternativa allo sfascismo delle classi dirigenti del nostro paese convinti e consapevoli che gli eventi e gli appuntamenti politici che ci aspettano nelle prossime settimane e mesi ci dovranno vedere protagonisti in prima persona a difesa dei diritti e delle libertà conquistate. Vi aspetto, quindi, tutti a Venezia-Mestre domenica 15 marzo 2009, alle ore 15,00 presso l’Hotel Plaza (Viale Stazione, 36), per l’Assemblea interregionale (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto) di Radicali Italiani promossa e sostenuta oltre che dalle associazioni locali e tematiche di Radicali Italiani, anche dagli altri soggetti della “galassia” radicale. L’appuntamento è aperto a tutti coloro che non si sono arresi alle derive qualunquiste, demagogiche o populiste: assieme si può e si deve lottare per conquistare un’alternativa profonda, sempre più necessaria. Ti saluto, in attesa di poterti incontrare direttamente domenica prossima. Antonella Casu Segretaria Radicali Italiani
Luogo: 
15 marzo ore 15.00 Hotel Plaza a Venezia-Mestre
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