I radicali chiedono l’anagrafe pubblica dell’attività di tutti gli eletti
In attesa di riuscire ad abolirle, i Radicali friulani chiedono l’anagrafe pubblica di tutti coloro che le rappresentano. Riferimento dell’ennesima battaglia della forza politica le Province, di cui, spiega Stefano Santarossa, «siamo convinti sostenitori dell’abolizione, con la speranza che questo obiettivo possa contribuire a svegliare le coscienze riformatrici di maggioranza e governo. Auspichiamo da tempo la cancellazione di questi enti perché estranei alla devoluzione di reali competenze politiche e amministrative, mentre rappresentano un costo enorme per il bilancio dello Stato. Da trent’anni – continua – ci battiamo, anche per via referendaria, per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e abolire le Provincie va in questa direzione».
Ora a fianco di questa dichiarazione d’intenti, i Radicali friulani propongono «ai candidati in pectore di tutti gli schieramenti politico l’anagrafe pubblica degli eletti proprio a partire da questi enti. Un modo per rendere trasparenti le istituzioni e per combattere l’antipolitica. Occorre garantire ai cittadini – sostiene Santarossa – la possibilità di poter conoscere con facilità non soltanto l’attività svolta dai vari enti, ma anche quei dati inerenti il lavoro degli eletti, integrale e senza filtri. In tal senso vanno resi disponibili, di facile accesso e consultazione, atti e informazioni. Occorre dare ad ognuno la possibilità di conoscere l’operato di ogni singolo consigliere e assessore regionale, comunale, provinciale, dei sindaci e di tutti coloro che esercitano un’attività pubblica».