UDINE. «Viviamo in una regione talebana, irrispettosa della legge, del diritto positivo e anticostituzionale. Kosic è un assessore "eversivo": si pone contro una sentenza della Corte italiana. E omette di dire che Eluana è già morta più di 16 anni fa». Comincià così Gianfranco Leonarduzzi, un esponente dell’area radicale che milita nel Pdl, nel quale anche a livello nazionale non tutti sono contrari alla sentenza della Cassazione.
«Affermare come fa l'assessore alla sanità che le strutture regionali sono luoghi di vita e non di morte - sostiene -, significa sequestrare il diritto alla volontà individuale di Eluana e quello di chi la fa rispettare, come il papà».
«Il diritto - dice Leonarduzzi - non è né può essere espressione di un sentire morale. La nostra regione sta subendo una pericolosa deriva integralista rafforzata dal fanatismo moralista espresso anche dal neurologo Gigli e da esponenti della Chiesa cattolica».
«Per questi motivi - conclude - lunedì insieme agli amici radicali sarò presente a manifestare a Trieste sotto la sede dell'assessorato alla sanità».
La “manifestazione pubblica non violenta” dei radicali del Fvg si terrà appunto domani, dalle 11 alle 12, in Riva Nazario Sauro 8 a Trieste, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla salute e protezione sociale, «per manifestare - riferisce Marco Gentili - contro le sconcertanti dichiarazioni dell’assessore Vladimir Kosic sul caso Englaro».