Edificato il contenitore, si lavora sul contenuto (*)
"Mi dispiace, caro Francesco, ma io vedo che l'attuale PD non sta prendendo alcuna strada"
Tratto dal commento di Daniele Zoldan titolato "Quale strada?". Mi permetto di rispondere sollevando, seppure in modo piuttosto disorganico, alcune considerazioni che possono risultare utili per capire il quadro generale.
Inizio con un appunto: ultimamente vedo una leadership un po' troppo impegnata sul fronte interno del partito a tutto discapito del rapporto con l'opinione pubblica. Intendiamoci, non affermo la necessita' di riporre tutto sulla mediatizzazione - che sarebbe sbagliato a priori - rincorro seppiu' la necesssita' di un equilibrio tra le due sfere. La campagna elettorale era stata incentrata su tre, per cosi' dire, campi semantici:
Cosi' impostata ha fallito, poiche' cercava sponda su coscienze intellettualmente preparate e non e' riuscita a trascinare gli animi piu' ingenui. Ben inteso che questo credo sia il metodo piu' virtuoso di fare politica (ad un certo punto occorre istruire criticamente e stimolare le coscienze civili piu' che sfruttarle per il consenso), la leadership si vede ora affrontata dall'interno e sta cercando di rispondere con tutte le risorse possibili; temo pero' che non sfruttare abbastanza la leva dell'opinione pubblica (insistendo con l'approccio predetto, o magari aggiornandolo) rischiera' di risultare, nel periodo, piuttosto controproducente: non a torto Zoldan segnala questa problematica presupponendone un'inconsistenza politica di fondo.
Aggiungo un altro tassello: fino ad ora, per esigenze credo ovvie, si e' pensato piu' al contenitore che al contenuto. Si cerca ora di colmare questa lacuna entrando nello specifico dei problemi politici. Da quanto mi risulta, all'interno delle segreterie si stanno aprendo confronti dialettici molto positivi al fine di porre solide basi su cui lavorare nel futuro. I frutti di questo inevitabile percorso si coglieranno nell'arco di uno spettro temporale ben piu' ampio rispetto ai pochi mesi fin'ora passati. Prestiamo sempre un occhio all'arco temporale di riferimento e non dimentichiamo che il PD e' ancora un neonato, aspettarsi un comportamento solido al pari di un partito-macchina consolidato e' del tutto folle.
Un ulteriore elemento da inserire nel quadro e' rappresentato dalle vecchie strutture partitiche. Le gerarchie interne ai due soggetti costituenti non possono scomparire con la bacchetta magica, soprattutto in virtu' del fatto che questo tipo di élites si reggono sulla base di legittimita' politiche e soprattutto personali. Un partito e' pur sempre composto da persone e da trame di rapporti di reciprocita'/condivisione (amicizia, simpatia, fiducia, professionalita', utilita'..), nonche' da identita' consolidatisi ormai nel profondo. Queste potranno armonizzarsi solo se le sottese discorsivita' si focalizzeranno su obbiettivi comuni e responsabilita' condivise. Ma anche qui un bel po' di acqua dovra' passare sotto i ponti.
In sostanza, Daniele, permettimi di concludere cosi': hai perfettamente ragione nell'affermare che alla luce attuale dei fatti il PD risulta totalmente inerme. Cio' tuttavia non puo' prescindere dalle considerazioni accennate pocanzi: e' un entita' giovane con problemi strutturali e funzionali, alla ricerca di un nuovo equilibrio all'interno di un sistema partitico rivoluzionato. Le potenzialita' credo ci siano, staremo a vedere quali opzioni verranno perseguite. Diamogli ancora 6 mesi di tempo e vediamo cosa accadra', vale la pena aspettare e giudicare.
Francesco
(*) Due considerazioni a chiarire:
1) Sarebbe riduttivo pensare che il PD - presentatosi alle elezioni 2007 - fosse stato un mero cartello vuoto, privo di contenuti.
2) Altrettanto ingenuo presupporre che la proposta politica generale fosse stata diretta espressione delle idee e delle inclinazioni di tutti i soggetti decisionali interni.
La leadership ha individuato degli obbiettivi e ha proposto metodi di risoluzione generalmente condivisi, ma all'interno dei circoli vige la liberta' di espressione (fortunatamente). Inoltre si sa' che le sconfitte suscitano sempre critiche e non armonizzano gli animi.
Commenti
Unicità
Sul discorso dei fannulloni non ci capiamo, quindi lascio a chi legge il ragionamento.
L'unico gruppo organizzato liberale, liberista e libertario sono i radicali. Questa è la sola garanzia.
PS: sulla robin tax ed Obama i giornali hannos scritto innumerevoli frescacce. Ad ogni modo negli USA per il sistema di controllo e di antitrust credo che la robin tax potrebbe Forse eccita solo Tremonti e i turbopoliticanti...
Comprensione
1) Sulla tematica relativa ai fannulloni credo anch'io che non ci capiamo però, chi è interessato al nostro dibattito cercando, se possibile, di rendere il mio concetto un po più chiaro dico solo che nel privato un fannullone ha vita più dura che nel pubblico, ovviamente salvo eccezioni, tutto qua.
2) Pannella definisce il gruppo radicale delegazione associata al PD anche perchè un gruppo politico a se stante credo i radicali nell'attuale Parlamento non potrebbero formarlo, dopo, certo, di laico, liberale e liberista, oltre ai radicali credo ci sia ben poco a parte, forse, Della Vedova, Calderisi e niente altro, o quasi.
Ed è, semmai, proprio questo dato assai sconfortante che dà un ulteriore buon motivo perchè dentro il PDL nasca una Parte Liberale forte e coesa in modo che nel prossimo Parlamento, radicali a parte, ci sia un numero sempre maggiore di liberali con cui svolgere, da opposti schieramenti, un proficuo lavoro , o no?
3) Preparati che ora ti sconvolgo, o quasi, dicendoti che neanche io sono così entusiasta di questa fantomatica Robin Tax mentre sono, a livello puramente temporaneo, a favore della creazione del cosiddetto paniere di generi di prima necessità tipo pane, latte e uova non soggetto agli sbalzi dei prezzi che ora stanno letteralmente strozzando i conti delle famiglie italiane, lo so, mi dirai che questa cosa è assai poco liberista ma in casi straordinari come questo l'essere liberisti è, forse, un lusso che attualmente l'Italia non può permettersi, ripeto forse...
Poi, su Obama, di frescacce se ne sentono fin troppe però, a volte, tra una bugia o una mezza verità qualche fatto reale viene pure a galla, capita, in ogni caso, fossi americano, qualche dubbio tra Obama e Mc Cain c'è l'avrei anche se in linea di tendenza propenderei per il secondo, ma proprio di un incollatura e senza particolari entusiasmi a dirla tutta.
Daniele l'anticomunista
PD e PDL+Lega
Certamente un pezzo di casta e un mucchio di dipendenti pubblici fannulloni si trovano anche nel centrodestra (specialmente in AN). Ma non sono la forza trainante di tale coalizione, che è l'accoppiata Berlusconi-Bossi. Forze che esaltano la produttività come la Lega o (meno) FI nel PD non esistono neanche. Un operaio del Nord, che deve contare accuratamente i soldi a fine mese, come può riconoscersi in gente come Veltroni, D'Alema o Rutelli, che non hanno fatto assolutamente niente in vita loro, e che erano figli rispettivamente di un dirigente RAI, di un deputato e di un famoso architetto? Quelli arrivavano alla fine del mese, e anche del mese dopo. E coi soldi di papà.
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