Rifondazione comunista denuncia una grave difficoltà nei rapporti con il centrosinistra - in particolare Partito democratico e Italia dei Valori - in alcuni comuni della Provincia e mette le mani avanti rispetto alle prossime elezioni amministrative, in primis le Provinciali del prossimo anno. Il congresso del partito - tenutosi nella bastia del castello di Torre - ha fatto il punto su una situazione difficile che si trascina ormai da molti mesi, ma che sembra essersi acuita dopo le ultime elezioni
regionali che per il polo della sinistra radicale hanno rappresentato un autentico tonfo.
Le situazioni più difficili - e quindi anche a rischio di tenuta futuro -
sono quelle del Comune di Sacile e della Comunità montana. Come la stessa segretaria uscente Laura Sartori ha sottolineato: «Se si esclude il Comune di Cordenons dove i rapporti tra noi e il resto della Sinistra sono buoni, a Pordenone è impossibile dialogare con la maggioranza e a Sacile la situazione è ancora più ingarbugliata con mezzo partito in maggioranza e mezzo fuori dalla coalizione». Una difficile convivenza «a causa di un Pd che non mantiene gli impegni presi», è stato detto al congresso. Non molto diversa la situazione nell'amministrazione della Comunità montana. Il dibattito congressuale si è quindi concentrato sul prossimo futuro. «Nuove alleanze - è stata la richiesta maggioritaria - con questo centrosinistra saranno molto difficili a livello locale, a meno che non si presentino candidature del tutto nuove e credibili ma che dovranno passare al vaglio del partito». Il congresso ha visto poi il voto sulle diverse mozioni politiche presentate: il 64\% per cento dei delegati si è riconosciuto nella linea di Nichi Vendola, il 32\% ha spostato la mozione dell'ex deputato Gianluigi Pegolo e il 4\% fa riferimento all'ex ministro Paolo Ferrero. Sei i delegati al congresso regionale: Elena Caccamo, Laura Sartori, Michele Negro e Giovanni Albano (dell'area Vendola) mentre Pio De Angelis e Walter Zoccolan (mozione Pegolo). Sara Rocutto e Pio De Angelis sono i delegati al congresso nazionale. Eletti anche i 25 della direzione provinciale che entro settembre eleggerà il nuovo segretario.
Commenti
E chi se ne frega?
Il PD sta intraprendendo la strada per diventare, un giorno, un normale partito socialdemocratico. Per questo, a mio avviso, sarebbe ora che lasciasse per strada anche a livello locale un partito che da sempre non ha il minimo contatto con la realtà ed è fatto da gente che in vita sua non ha mai lavorato sul serio.
Quale strada?
Mi dispiace, caro Francesco, ma io vedo che l'attuale PD non sta prendendo alcuna strada, ne a livello nazionale che locale, verso quello che vorresti tu che, detto per inciso, comunque sia non fa parte del mio percorso politico che è quello liberal-democratico che in Italia, ahimè, è scarsamente rappresentato costringendomi giocoforza a navigare a vista in cerca di qualche cosa che parlomeno gli assomigli, lo troverò mai? Chissà....
Dopo, a livello locale, in ogni caso il mio tifo per Bolzonello è palese detestando, politicamente parlando sia chiaro, personaggi come Moretton che altro non fanno che allontanare le forze nuove dalla politica, quella vera.
Daniele