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«Sì agli scavi sul monte San Lorenzo»

Testo: 

Frisanco: secondo il Comune, geologicamente non si può farli altrove

FRISANCO. O si scava sul San Lorenzo o non si potrà scavare da nessuna altra parte perché le condizioni geologiche non lo consentono. E’ questa la conclusione cui è arrivato il Comune di Frisanco dopo un’attenta valutazione delle perizie in mano alla Cementizillo. Il responso è davvero sfavorevole per chi propone siti alternativi a quello del monte San Lorenzo. Infatti, nella zona compresa tra Maniago e Frisanco si contano solamente due luoghi in cui sia possibile reperire le venature di calcare cementizio. La prima è per l’appunto quella del San Lorenzo, la seconda si trova invece sul vicino monte Jouf. Ed è qui che per la cittadina di Maniago scattano i veri problemi. Il versante di Frisanco dello Jouf è completamente vincolato dalla presenza del parco comunale “dei Landris”. Le ruspe potrebbero quindi entrare in azione sul versante maniaghese ma si tratterebbe di un lavoro a cielo aperto con un impatto visivo enorme per la città. Dal centro urbano si noterebbe infatti la “ferita” aperta lungo il pendio della montagna, con ovvie perplessità da parte dell'intera popolazione. Neppure lo scavo in galleria sembra la via di uscita che tutti cercano: la creazione di apposite grotte all’interno dello Jouf è tecnicamente possibile ma economicamente svantaggioso perché bisognerebbe asportare una quantità di materiale troppo esigua per compensare i costi. Anche i rischi per le maestranze sarebbero maggiori perchè la consistenza della roccia dello Jouf non risulta delle migliori. Come se non bastasse, la Cementizillo dovrebbe abbandonare il progetto del San Lorenzo (praticamente già approvato) per imbarcarsi in un piano di escavazione sullo Jouf dalla fattibilità alquanto dubbia. Anche in caso di approvazione del relativo progetto, gli operai si metterebbero al lavoro sullo Jouf all’incirca tra 4-5 anni. Le conclusioni a cui giunge l’amministrazione comunale di Frisanco sono quindi scontate: o la cava della Zillo si fa sul San Lorenzo o non si fa da nessuna altra parte. E l’impianto di Fanna che lavora il cemento chiuderebbe i battenti. «Chi propone siti alternativi al San Lorenzo non sa di cosa parla o, piuttosto, cerca di prendere in giro la platea di cittadini – ha concluso il sindaco della Val Colvera, Angelo Bernardon –. A Frisanco sono tutti d’accordo sull’ampliamento dell’area di scavo del San Lorenzo». Il consigliere regionale Luigi Ferone ha chiesto al governatore Tondo di pubblicare le perizie geologiche della zona, chiarendo se effettivamente esistano luoghi adatti allo scopo.

Data: 
Sabato, 28 June, 2008
Autore: 
(f.fi.)
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
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