SAN QUIRINO. La difesa del centro culturale di via Verdi a San Quirino è sempre stata per il gruppo di minoranza dell’Unione un punto fermo sin dalla campagna elettorale. Dall’altra parte, il sindaco Corrado Della Mattia ha sempre sostenuto l'inadeguatezza di un edificio di questo tipo, che attraverso una variante al piano regolatore sarà abbattuto per far posto ad abitazioni. Un’ipotesi cui si contrappone il capogruppo dell’Unione, Stefano Santarossa. «Se non si organizza attorno a questo tema una mobilitazione di cittadini ma anche di esponenti della cultura – sostiene – San Quirino sarà privata di un edificio che è l’unico esempio di architettura moderna di pregio presente sul nostro territorio, come dimostrato dalle numerose pubblicazioni su riviste specializzate di architettura».
Secondo il consigliere, l’aspetto più grave riguarda l’alienazione, che avverrà sulla base di un valore per la vendita di 270 mila euro, un dato che non terrebbe conto del valore effettivo dell'edificio, che è formato da un piccolo auditorium, aule fino a pochi mesi fa destinate a biblioteca e varie sale. «Un edificio importante, che rappresenta un punto fermo in quanto ha segnato un periodo di rinascita culturale della nostra Comunità – spiega Santarossa –. Serve una mobilitazione per affermare ipotesi alternative che prevedano la salvaguardia e la valorizzazione di un edificio moderno giudicato da più parti di “rilevante interesse architettonico”. Giovedì in consiglio comunale chiederemo che sia redatta un’altra stima sul valore dell’edificio e anche l’ipotesi di riutilizzo evidenziando i costi per il necessario adeguamento impiantistico e per la manutenzione, totalmente trascurata nell’ultimo decennio».