UDINE. «Se la riunione di una associazione politica culturale, come quella organizzata da Europolis deve provocare l'uso di termini come "dissidenza", "protesta", "inaccettabile" eccetera, si può allora affermare che il disegno di Bossi ha preso forma». Lo ha ribadito, ieri, l'esponente dei radicali friulani, Gianfranco Leonarduzzi, che è tornato sulle difficoltà del centro-destra dopo la riunione dei "delusi" al ristorante Là di Morèt. «Giacché la Lega nasce come forza popolare con un'organizzazione interna degna del miglior partito comunista russo, la contaminazione che ha investito gli altri due partner appare ormai evidente. Nulla possono fare gli imbarazzati componenti della Cdl se non accettare le condizioni e i punti dei "normalizzatori" romani».
«Per uno scherzo del destino -prosegue Leonarduzzi- alle prossime elezioni regionali sarà certamente il centro-destra a prevalere, ma il centro-destra del capitalista Illy sul... Pcus di Berlusconi.
L'incoronazione della Guerra scorso, ha definitivamente rivelato l'identità della Cdl: dal palazzo dello Zar di via del Plebiscito alla Dacia di Udine per indicare i requisiti agli affiliati friulani, con intransigenza, in modo da renderli inaccettabili a coloro che possiedono uno spirito e una coscienza critica. Per questi motivi, mai come ora invitiamo Tondo a non fare come il promotore della primavera di Praga, Dubcek. Eviti la normalizzazione azzurra e si assuma l'incarico di vero riformatore della nostra regione».