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Digressioni varie e invito al voto.

La campagna elettorale sta giungendo al termine. Le bocche dei cannoni sono calde e fumanti, i serventi, ritti ma affaticati, si preparano a servire la balistica elettorale con le ultime salve.

I sindaci hanno ormai consolidato il consenso attorno alle loro figure, chi sul versante del buon lavoro svolto, chi sulle recriminazioni e su proposte di rinnovamento ...les jeux sont faits! La bagarre degli ultimi sgocciolati giorni vede protagonisti i candidati consiglieri, cavalieri erranti alla carica delle ultime coscienze da condurre al telos democratico per antonomasia: il voto nell’urna. La vulgata moderna preferisce il termine mission, ma il pragmatismo implicito al termine e’ lontano anni luce. Non il caso mi ha convinto a scrivere la parola telos, “il fine”. I giornali locali sono zeppi di dichiarazioni infarcite di simboli che rimandano a mondi e concetti che, se affrontati con un occhio attento, rivelano una totale pochezza di contenuti concreti. Particolarmente attiva in tal senso e' la campagna del centro destra zoppolano che agli occhi di qualsiasi testa pensante manifesta pesanti intenti distorsivi dell'opinione pubblica.

Cio' ben si inserisce il quel che a detta di molti e' la politica odierna: una LOGOPOLITICA. Votiamo il simbolo, votiamo un logo che rimanda a modi di essere presenti e futuri: valori di riferimento per il nostro stile di vita e valori di riferimento per il futuro. Il partito, il marketing politico dei candidati e la loro comunicazione ci portano a confondere le persone con i simboli dei loro santini. Spesso preferiamo i vestiti alle persone, ritenendo che la semplice mantella possa essere riprova di una condivisione di valori che rende a priori il candidato meritevole per l’urna. Ma non e’ l’urna la massa critica, non e’ una blackbox, essa si limita a fotografare le preferenze dell'elettorato e delle sue coscienze. Sono queste ultime ad esercitare il diritto e il dovere ad essere nella comunita’. Scappare e rifiutarsi di dire la propria NON PUO’ essere considerato una scelta diversa, bensi’ una NON-scelta; il riferimento implicito e’ quello ai valori civili prima ancora che costituzionali.
Il qualunquismo dilagante, conseguenza di una malapolitica portatrice di rassegnazione e annullamento delle speranze, si manifesta nell'astensionismo, che altro non e’ che il figlio e il nutrimento di questa politica degenera. E’ quando il disgusto e lo sdegno si tramutano in rassegnazione e indifferenza che l’azione cede il passo allo stallo della partecipazione. Ma una politica senza partecipazione non puo’ che tramutarsi in una politica di casta e autoreferenzialita’.

Tornando a terra…

Nella realta’ dei fatti, tuttavia, le amministrative, sebbene con qualche eccezione, offrono paradigmi un po’ diversi da quello sopracitato. Fortunatamente la preferenza predispone maggiormente al voto d’opinione e alla partecipazione. E' in ragione di quanto detto che il mio invito al voto non vuole essere tale, perche’ lo ritengo un’invasione dell’autonomia decisionale individuale: preferisco far si’ che le persone si rechino ai seggi informate piuttosto che vadano esclusivamente a votare. E’ falso dire che votare assicura la leggittimita’ alla critica; cio’ e’ vero solo nella misura in cui il gesto e’ espressione di una coscienza informata e indipendente. Possiamo scegliere e dobbiamo scegliere, perche' solo cosi' facendo contribuiremmo a dire la nostra sull'operato passato e sulle persone delle futuro. Alle comunali la democrazia si manifesta nella sua forma piu' viva e genuina, poiche' il divario tra amministrati e amministratori e' ridotto quasi a zero; le persone conoscono le persone, le idee e le differenze, le qualita' etiche e le propensioni individuali. La rappresentanza - oltre ad essere arricchita dai rapporti personali che la riempiono di contenuto - viene garantita da una legge elettorale che permette di scegliere....


Andate a votare
!

E’ la somma dei voti di tutti che forma il consenso e giudica la politica….

Le digressioni finiscono per risultare sempre pesanti perche' autoreferenziali all'ego dell'autore...

Angelo Masotti per il Comune di Zoppola

Programma PD per Zoppola

 

 

Francesco Saraceno