I Radicali friulani non sosterranno il Partito democratico alle elezioni regionali. «Ci sentiamo traditi dal Pd – afferma Stefano Santarossa – visto che avevamo proposto, come è avvenuto su scala nazionale, la presenza di cinque candidati nelle liste del Pd, uno per circoscrizione. Invece le liste sono state chiuse senza il nostro apporto. Hanno compilato gli elenchi dei candidati seguendo il peggiore manuale partitocratico. Di sicuro – conclude Santarossa – non avranno il nostro voto».
L’esponente politico critica anche le difficoltà emerse a livello nazionale, con la denuncia di Bonino e Pannella che i nove candidati sicuri condordati (tra cui una in Friuli Venezia Giulia) non hanno la certezza di essere eletti.
Commenti
Bravo Stefano
Complimenti Stefano, è così che si agisce senza se e senza ma e i patti, tra persone serie, vanno rispettati sempre e ovunque, a Roma come a Trieste, e quindi consiglio fortemente tutti i radicali friulani e non, liberali e liberisti, a non votare PD ne alle Regionali ne tantomeno alle politiche così, forse, i vecchi ex comunisti imparano un po di democrazia che c'è ne sempre bisogno, almeno loro in ogni caso, come già scritto in altro post, ve l'avevo detto che questi qua sono rimasti sempre gli stessi con i medesimi metodi del passato, purtroppo.
Daniele
Chi si vota?
Quindi? Chi, o che, si vota caro Daniele?
Stefano si riferisce comunque alla questione regionale.
Scelte difficili
Di liberale, inutile nasconderci dietro un dito, non c'è praticamente nulla e quindi la scelta migliore sarebbe quella dell'astensione perchè, ripeto, qua di liberale, laico e riformista non c'è più nulla, a meno che non si faccia un qualcosa noi ma dubito fortemente che ci siano la voglia e, soprattutto, la disponibilità economica e allora, ripeto, a meno di scelte personali e individuali, a livello partitico sia in Regione che altrove, io ritengo che l'opzione migliore sarebbe quella del non voto, parere mio.
Per quanto, invece, riguarda la mia persona io da sempre mi barcameno tra la ragione liberale e liberista e il cuore leghista e fortemente federalista e autonomista e quindi, in mancanza della prima opzione credo opterò per la seconda, questo a livello nazionale, mentre a livello ragionale, invece, credo che mi avvarrò del voto disgiunto cercando di capire se il mio voto può essere utile o meno per portare finalmente un politico di Spilimbergo a Trieste, di destra o di sinistra poco importa, mentre riguardo a Spilimbergo la scelta cadrà tra uno tra Francesconi e Fede, con una leggera preferenza per il primo anche se, ripeto, la scelta definitiva non l'ho ancora fatta.
PS. Anche Tabacci, da ex Volonteroso insieme a Capezzone, mi sta abbastanza simpatico.
Daniele