You are here

Clonazione, la provincia si spacca

Testo: 

I confini della ricerca sono l'argomento del giorno, dopo l'annuncio dagli Usa sull'ultima, clamorosa scoperta
Clonazione, la provincia si spacca
Ferve il dibattito scientifico ed etico in città, dove fra l'altro si trova la sede nazionale dei raeliani

All'indomani della clonazione del primo embrione umano, anche in provincia di Pordenone si è aperto un dibattito sugli interrogativi scientifici ed etici che si pongono alla luce delle ultime scoperte. La scienza potrà sacrificare vite umane per curare malattie a tutt'oggi inguaribili? Che senso avrebbe un mondo di esseri terribilmente perfetti? E' proprio necessario agire su embrioni umani per poi lasciarli morire?
Partiamo da dati scientifici. «Per me risulta chiaro - ha dichiarato Carlo Scarabelli del Cro di Aviano - che lo zigote, cioè l'embrione debba essere considerato persona, senza classificazione artificiosa di pre-embrione o corpi embrioidi: in esso è già racchiuso il messaggio genetico specifico di ciascuno di noi, fin dall'inizio».
L'esperimento è stato bloccato a sei cellule. Secondo dato di fatto. I favorevoli alla sperimentazione condotta dei ricercatori dell'Advanced cell technology (Act) sostengono ad alta voce la necessità di una clonazione terapeutica per malattie salvavita come diabete, ictus, cancro, aids, morbo di Parkinson e Alzheimer. Si vogliono ottenere fabbriche di cellule primitive, cioè staminali, quelle degli embrioni nei primi giorni di vita che si trasformeranno nei vari organi del corpo umano.
L'uomo potrebbe anche diventare una sorta di dio che tutto può fare, anche creare se stesso senza la fecondazione. Tutto diventa lecito. Per qualcuno lo era già. Per l'esattezza a Pordenone c'è la sede nazionale dell'organizzazione religiosa dei Raeliani, quelli, che hanno dichiarato che "ogni giorno clonano embrioni". La setta religiosa ha sede nelle Bahamas, ma gli esperimenti vengono condotti nel centro americano Clonaid. I raeliani credono che la vita sia stata portata sulla terra dagli extraterresti attraverso la manipolazione genetica e che lo stesso Cristo non sarebbe resuscitato ma clonato dagli Elohim, gli "scienziati dello spazio". A Pordenone il gruppo è attivo dal 1983. I raeliani offrono la possibilità della clonazione a coppie sterili e omosessuali (possibilmente con un portafoglio molto gonfio) che vogliono avere figli.
A parte questi risvolti della tecnologia, vi sono altre domande alle quali una risposta non potrà mai essere univoca. Perché questi aspetti della ricerca scientifica sono lasciati in mano ai privati? Non dimentichiamo che Clinton nel 1997 tagliò i fondi a queste ricerche. Si possono clonare anche le emozioni, tutto il vissuto registrato nel nostro cervello? Il fine ultimo è sì la guarigione, per vivere più a lungo soltanto o per condurre una vita migliore, anche eticamente e umanamente migliore?
Sara Carnelos

Data: 
Martedì, 27 November, 2001
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
Condividi/salva