I Radicali annunciano un presidio laico a difesa dello Stato
Presidio laico in difesa dell’ingerenza vaticana nelle leggi dello Stato. Lo annuncia Gianfranco Leonarduzzi, secondo il quale «affidare la lectio magistralis inaugurale dell’anno accademico a Benedetto XVI non è come invitare il ministro dell’università, Fabio Mussi, o la scienziata Rita Levi Montalcini. «Non è una novità – spiega Leonarduzzi – che le autorità d’oltre Tevere guardino alla scienza come a un fantasma minaccioso, dimenticando che il progresso e la ricerca procedono per errore e attraverso la sperimentazione». Il leader radicale, infatti, si sofferma «sulle battaglie contro l’aborto e le libertà individuali, contro la legge 40, la fecondazione artificiale e l’intransigenza verso le nuove scoperte, sostenute in questi ultimi mesi da parte del mondo cattolico, mettendo a dure prova la separazione fra Stato e Chiesa». Sempre Leonarduzzi ritiene «inopportuno il riferimento all’Illuminismo anche perché alla Sapienza non ci sarebbe stato il confronto sulle tesi espresse». E ancora: «Se non si accettano i confronti e le contestazioni, si accetta solo la verità assoluta».