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Auditorium, rischio megastrutture

Testo: 

SPILIMBERGO L’ex amministratore mette in guardia la Giunta: puntata sul Miotto, c’è l’attenzione di Illy
Scende in campo anche l’ex sindaco Rizzotti: non facciamo gli stessi errori di vent’anni fa
Spilimbergo

«No a strutture troppo grandi, sproporzionate alla realtà locale e impersonali. Venti anni fa abbiamo sbagliato, oggi ci viene offerta l'opportunità del Miotto, sostenuta dalla Regione: non dobbiamo perderla».

A esprimere questa opinione è una persona che la questione auditorium la conosce molto bene, perché era presente fin da quando si pose il problema negli anni '80. Ettore Rizzotti visse l'esperienza dapprima come assessore, sotto la gestione Capalozza, poi come primo cittadino. E ora torna a far sentire la sua voce. «Allora ricorda - il problema non fu posto nella giusta maniera. Sul tavolo della giunta arrivò una proposta tiepida del sindaco Vincenzo Capalozza per il Miotto e subito fu bagarre. L'assessore Luciana Concina era favorevole invece a una sala polivalente, in modo da poter dare risposte più complete alla cittadinanza; ma non fu sufficientemente sostenuta, devo ammettere, anche da parte mia. Si continuò a ragionare, senza produrre nulla di concreto».

Cos'è cambiato a vent'anni di distanza? «Oggi la Regione mostra interesse affinché Spilimbergo sia dotata di un contenitore culturale, che è stato individuato nell'ex cinema Miotto. Sicuramente una sala polivalente, con un maggior numero di posti, sarebbe una risposta migliore per il mandamento. Però mai prima d'ora la Regione si era esposta così esplicitamente e allora merita fare un ragionamento più preciso».

Rizzotti condivide e sostiene le osservazioni avanzate dal consigliere regionale Piero Colussi. Così come ritiene fondamentale un altro punto: «No a una struttura mega. Contenitori così ce ne sono già in regione e in provincia. Sul territorio devono esistere invece strutture più umane, in modo da poter contenere quel prodotto culturale adatto alla nostra città e in sinergia con le strutture già esistenti». In sostanza Rizzotti ritiene sovradimensionato un auditorium nuovo da 500 posti o più, come proposto dal comitato Spilimbergo Arte Cultura, e propone invece di sfruttare meglio l'esistente, compreso il teatro parrocchiale «che non deve essere tenuto fuori, ma integrato in tutte le iniziative che verranno prese nel campo culturale».

«Tali iniziative aggiunge ancora, con un richiamo alla giunta che devono partire dall'amministrazione comunale, in sinergia con le associazioni esistenti, in modo da raggiungere quei risultati di cui Spilimbergo in questo momento ha estremamente bisogno per crescere e riappropriarsi del suo ruolo».

Rizzotti non si limita a sostenere Colussi, ma si propone anche personalmente per un ruolo attivo: «Invito Colussi a tenersi in contatto continuo con gli spilimberghesi che credono a questo fattibile progetto. E a tal proposito mi rendo disponibile, affinché si possa raggiungere tale risultato».

Data: 
Martedì, 8 January, 2008
Autore: 
Claudio Romanzin
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Pordenone
Stampa e regime: 
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Commenti

A parte che il titolo c'entra ben poco con il contenuto dell'articolo.
Adesso anche Rizzotti (ex sindaco di Spilimbergo) "dice" la sua, mentre quando ha amministrato poteva "fare" la sua e non l'ha fatta. Tutti capaci così, a pontificare a posteriori. Leggendo interventi come quello sopra, sembra quasi che ci sia una vera emergenza auditorium a Spilimbergo. Che dura da 20 anni. Un parallelo viene subito alla mente con i rifiuti in Campania. Meno male che il Miotto non puzza.
Clap, clap!

E ancora ti stupisci, caro Tiziano? Non sapevi che a Spilimbergo la politica si basa tutto sul parlare mentre riguardo il fare, beh lasciamo perdere...
Anche se, in tutta franchezza, l'uscita di un Rizzotti, uno che non fa mai nulla per caso, a pochi mesi dalle comunali mi fa sorgere un qualche sospetto a riguardo, a te no?

Daniele

Potrebbe essere che intende rientrare nei giochi. Però se lo fa in questo modo si squalifica da solo. Un po' di decenza non guasterebbe.

Oddio, caro Tiziano, come tu ben sai la parola decenza, in politica, è cosa molto opinabile e quindi...certo e che se il panorama politico locale è questo allora stiamo messi proprio bene...

Daniele