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Seggi contesi La Cdl ha paura

Testo: 

Sconvocata con un e-mail la giunta per le elezio­ni del Senato. Rinviata a da­ta da destinarsi la questio­ne degli 8 seggi contestati. Ed è po­lemica: l'Unione guadagnerebbe 3 senatori in più fondamentali per il pallottoliere di Palazzo Madama. Furibondo Manzione (Ud): «C'è sotto un mistero, è avvenuto un fatto gravissimo senza motivi credibili».

È l'ennesimo colpo di teatro nella telenovela degli scranni contesta­ti. Il termine di 18 mesi per l'asse­gnazione è scaduto venerdì. La giunta per le elezioni era convoca­ta ieri per decidere sui ricorsi pro­mossi dalla Rosa nel Pugno sul filo dell'interpretazione del «Porcellum». Convocazione ad hoc. A ol­tranza, fino a notte, senza contatti con l'esterno per impedire pressio­ni. Per sciogliere il nodo cruciale: con la nuova ripartizione passe­rebbe una pattuglia di radical-socialisti (tra cui Pannella, Bernardi­ni e Intini), ma soprattutto la mag­gioranza otterrebbe 3 preziosi se­natori. Perché al forzista Izzo e all'aennino Coronella subentrereb­bero l'ex ministro socialista Con­te, eletto con il Nuovo Psi e passa­to con i Socialisti di Boselli e Angius, e il felliniano Marotta, traslo­cato dall'Udc al Pd. Più il caso Turigliatto: l'ex dissidente di Rc che ora fa parte del movimento auto­nomo Sinistra Critica aveva rasse­gnato le dimissioni, anche se non è certo che le confermi. Il partito di Giordano ha in bilico anche la senatrice Olimpia Vano. Protesta Angius: «Inaccettabile rinviare ancora con palese viola­zione di ogni procedura parlamen­tare ranetta e inaccettabili gli ostruzionismi di forze politiche e gruppi parlamentari». Già convocata per il 6 dicembre e posticipata al 10 perché la data ga­rantiva la disponibilità di tutti, la giunta è stata sconvocata con un e-mail che individuava la causa nella «sopravvenuta indisponibili­tà di uno dei relatori». L'assenza è quella di Zuccherini (Prc), per gra­vi motivi personali. L'azzurro Malan fa sapere che anche il suo colle­ga Carrara non avrebbe partecipa­to per ragioni di salute. Il punto è che, nota Manzione, l'assenza di un relatore non è esiziale per la se­duta: viene sostituito dal presiden­te, Nania di An.

Cosa è successo allora? Nei corri­doi gli scenari politici, secondo cui il centrodestra tenta di riman­dare il riassestamento degli equili­bri fino a gennaio per una "coda" di spallata sul welfare, si incrocia­no con i destini personali. Ad esempio quelli di Izzo, che è mem­bro della giunta, cosicché Manzio­ne denuncia il «conflitto di inte­ressi» di chi «è chiamato a decide­re essendo direttamente interessa­to». Ma c'è anche la partita tutta interna al Pd: nella rosa degli uscenti infatti ci sarebbero il vice­capogruppo Zanda, l'ex Dl Sinisi, l'ex Ds Rossa, l'appena subentrato Larizza, e Piglionica.

Data: 
Martedì, 11 December, 2007
Autore: 
Federica Fantozzi
Fonte: 
L'UNITÀ
Stampa e regime: 
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