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«Costa troppo discutere del difensore civico»

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Roldo a Pipi (Radicali): 5.000 euro per convocare il consiglio con un unico punto in agenda

Evitare l’esborso di circa 5.000 euro per affrontare un ordine del giorno formato da un unico punto. È questa la ragione per cui Rinaldo Roldo non ha convocato il consiglio comunale per discutere della petizione dei radicali volta a sollecitare l’elezione diretta del difensore civico. Per chiarire le sue ragioni, il presidente dell’assemblea ha comunque inviato una lettera a Pietro Pipi, esponente dei radicali, spiegando l’intenzione di affrontare la questione nella prima seduta utile.
«Personalmente dormo sonni tranquilli, dato che venerdì scorso ho scritto a Pipi per dirgli che sarà mia premura iscrivere la disamina della petizione nella prossima seduta del consiglio comunale. Ho inviato la stessa missiva al presidente della commissione statuto, Carlo Carruba, ai componenti e all’assessore Guido Germano Pettarin», rimarca Roldo, rispondendo così ai radicali, che intendevano denunciarlo per omissione d’atti d’ufficio e ricorrere al Tar. E aggiunge: «Non mi sembrava opportuno convocare una seduta del consiglio comunale con carattere d’urgenza e spendere 5.000 euro per parlare della petizione. La mia impressione è che si stia strumentalizzando la questione del difensore civico, quando Gorizia ha altri problemi. Il consiglio comunale è sempre sovrano, quindi a breve si procederà all’elezione del difensore civico con il metodo vigente, non con il bando di cui si è parlato. La modifica dello statuto comunale sarà discussa con calma, anche perché l’apposita commissione ha già espresso la volontà di rivedere tutto il testo, non solo due articoli».
Concordano con Roldo Roberto Sartori, coordinatore comunale di Forza Italia, e i due consiglieri comunali della lista civica Per Gorizia Erminio Tuzzi e Maurizio Gualdi. Il primo condivide pienamente il comportamento del presidente del consiglio comunale: «Visto che la convocazione dell’organo consiliare è un costo che grava sul bilancio comunale, questa scelta è una dimostrazione di responsabilità e di razionalizzazione della spesa pubblica in un momento di ristrettezza economica, in cui la maggior parte dei cittadini fatica ad arrivare alla fine del mese».
I due esponenti della lista civica si dicono stupiti dalle dichiarazioni dei radicali: «La richiesta della petizione è di modificare alcuni articoli dello statuto comunale e di far sì che il difensore civico sia nominato dagli elettori cittadini assieme ai consiglieri comunali e al sindaco. Ma di che consiglio si parla, di quello che sarà eletto nel 2011? Se è così, c’è tutto il tempo di rivisitare lo statuto, come abbiamo più volte chiesto all’amministrazione precedente, in quanto carente e incompleto. Certamente non è auspicabile né logico estrapolare solo un paio di articoli e modificarli. La commissione statuto è stata convocata e c’è stata la quasi totalità dei consensi nel sostenere la necessità di procedere in modo globale».

Data: 
Mercoledì, 12 December, 2007
Autore: 
Francesca Santoro
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Gorizia
Stampa e regime: 
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