FEDERICO ORLANDO RISPONDE
Cara Europa, in coincidenza col congresso del Partito radicale, o, come dicono nel loro linguaggio intricato di sigle, di Radicali italiani, il direttore Menichini ha scritto un articolo “amichevole”, come hanno detto Radio radicale e Rita Bernardini: in pratica, ha auspicato che Pannella compia la sua ultima mattana, sciolga il Pr ed entri nel Pd. Perplessità mia a parte, voi credete realistico questo auspicio?
ELVIO CORTINA, RAPALLO (GE)
Caro Cortina, forse abusando del carattere personale di questa rubrica, che impegna non il giornale ma chi la firma, non ho fatto un sondaggio in redazione. Dunque, le rispondo per me. E le rispondo ricordandole che due mesi fa, quando Pannella fece la ”mattana” di candidarsi alla segreteria del Pd, intitolai questa rubrica così: “Voto Veltroni e firmo per Pannella.
Sarà il mio modo di essere liberale nel Pd”. Infatti, sottoscrissi il modulo per la candidatura di Pannella, fattomi pervenire gentilmente da Rita Bernardini, e nel giorno delle primarie votai per Veltroni segretario (amicizia a parte per altri candidati, da Bindi ad Adinolfi, citando).
Oggi che il congresso di Radicali italiani (non chieda a me lumi sulla galassia radicale: non so se loro stessi ci si raccapezzino) discute se stare nel centrosinistra aderendo al Pd, non potrei che essere contento come il giocatore del lotto che faccia un ambo secco: Veltroni segretario e Pannella nel partito. Non è questione di amicizia, che non c’è, ma di ragion politica, come ha detto Menichini e che io, assai più avanti di lui negli anni, arricchisco di una ragione sentimentale. E infatti sono stato (e poi sono rimasto) nel partito liberale sin da ragazzo, quando, da ragazzo, ne uscì Pannella col gruppo del Mondo e rinacque il partito radicale. «Eresia liberale, ma non solo quella», lo definì Giovanni Spadolini, che nel suo unitarismo e costituzionalismo ancorché repubblicano ci era cugino di primo grado.
Di quel radicalismo degli “Amici del Mondo”, vissuto negli anni 1955-60, scabro e asciutto come il radicalismo britannico, non rimase nulla quando, con Pannella, «prevalse la componente libertaria su quella liberale sia pure di sinistra» (Spadolini).
La cultura referendaria e movimentista schiacciò la nostra totale devozione al modello Westminster, o della democrazia rappresentativa. Ciò non toglie che le tematiche referendarie (divorzio, aborto, maggioritario) e dei diritti civili in genere ci trovarono fianco a fianco nelle piazze, fino all’ultima contromanifestazione di piazza Navona il giorno del Family day. Anticlericalismo? No, antigerarchia, speranza lungamente alimentata (e frustrata) dei liberali del risorgimento in una chiesa meno terrena e più spirituale. Così era credibile la confessione di Pannella a Pasolini di un suo debito ideale per il papa del concilio Vaticano II; così si spiega il perché delle conclusioni di tante marce pannelliane non a campo de’ Fiori ma a piazza San Pietro; così si spiega anche l’apparente contraddizione tra la morte laica di Welby e la sua speranza nel funerale cristiano, negato dalla gerarchia.
Se dunque Pannella entrasse nel Pd, come auspico e spero, non rinuncierebbe a nessuno dei suoi e nostri principi laici, ma li inquadrerebbe compiutamente, dopo mezzo secolo, nella cornice suggerita più di vent’anni fa da Spadolini: cioè trasferire la lotta per i diritti civili dai gesti individuali ad altre forze della sinistra democratica che quei diritti accomunano.
Commenti
Famiglia Addams.
Ritrovarsi in una grande famiglia? Si la famiglia Addams perchè con Pannella e Bonino dentro il PD questo avverrebbe, ma non nella parte di Gomez e Morticia, ma dello zio Fester e della nonna che nella serie in questione brontolano, brontolano che non li ascolta nessuno, in pratica Pannella e Bonino dentro il PD non li ascolterebbe praticamente nessuno così come sta paro paro ora avvenendo nel governo Prodi mentre continuo invece a ritenere che potrebbero trovare un qualche ascolto in più dentro il CDX, ovviamente formando un grande partito liberale dentro il Polo con Capezzone, Della Vedova, il PLI, il PRI e ad altre associazioni liberali formando in questa maniera una famiglia politicamente e moralmente seria, onesta e soprattutto coesa, obiettivo? Dare una buona dose di laicità e liberismo in un Paese politicamente, e non solo, vecchio come l'Italia.
Daniele
Pannella nel Pd
Ci mancherebbe soltanto questa...