RIPORTO DI SEGUITO IL MIO DISCORSO SULLA DELIBERA 52/2007
E LA SPIEGAZIONE DEL PERCHè HO VOTATO CONTRO LA MIA MAGGIORANZA.
"La formulazione di questa delibera mi ha destato forti perplessità.
Da un lato è chiaro l’intento di salvaguardare la tranquillità dei residenti a Pordenone, e di prevenire altre situazioni di disagio e attrito come quella che si è venuta a creare in via Monte Pelmo. E ciò è chiaramente condivisibile.
D’altra parte la forma con cui è stata confezionata la delibera non è delle più felici.
Quanto meno la si può definire inconsueta, in quanto da una lettura della normativa cui si fa riferimento non ho riscontrato altre eccezioni nella voce “destinazioni d’uso” – può darsi che mi siano sfuggite, non so – (esempio art.27 zona AP)
Ma la cosa che più mi ha colpito è che si faccia riferimento ad un aspetto che definirei “qualitativo” ovvero le finalità di culto e professione religiosa.
A mio modo di vedere il comune non dovrebbe sindacare sul cosa si fa all’interno di un determinato luogo, purchè l’attività svolta sia lecita e non comporti disturbo ad altri .
La stessa Costituzione dice all’art. 20 che “il fine di religione o di culto di un’associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative”.
Per questo avrei preferito una delibera che si concentrasse su aspetti “quantitativi” come ad esempio numero di parcheggi disponibili, vicinanza o lontananza dalle abitazioni, isolamento acustico e così via.
Con la variante servizi e la rivisitazione dei vincoli che dovranno aver luogo nei prossimi mesi, si potrà quindi procedere all’individuazione di siti idonei alle finalità di culto e di professione religiosa.
Si potrà rivedere anche questa limitazione che ci accingiamo ad approvare. I luoghi di culto sono sempre fioriti all’interno delle comunità e quindi delle zone residenziali e spero che si possa, rispettando determinati paletti (parametri), continuare per questa strada.
Una integrazione nel tessuto urbano penso sia fondamentale per una integrazione anche in quello sociale.
Per questo già d’ora dico che non vedo con particolare favore l’idea di un assembramento di luoghi di culto in Comina - ho appreso infatti dai giornali di un progetto della cittadella delle religioni in Comina - perché potrebbe dar luogo ad una forma di ghettizzazione o di autoesclusione.
Salvo naturalmente il parere dei diretti interessati
Vorrei quindi ricevere assicurazione che si tratta di un provvedimento temporaneo in vista di una programmazione meglio articolata per poter votare questa variante."
SE SI FOSSE TRATTATO DI UN PROVVEDIMENTO TEMPORANEO, L'AVREI VOTATO, MA ALLA MIA RICHIESTA SE QUESTA DELIBERA SAREBBE STATA SUPERATA E QUINDI ABROGATA DALLA SUCCESSIVA "VARIANTE SERVIZI" IL SINDACO HA RISPOSTO DI NO.
DI CONSEGUENZA IL MIO VOTO NEGATIVO.
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