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Radio Radicale, scontro via blog tra Bordin e Capezzone

Testo: 

Roma, 9 lug (Velino) - I comportamenti di Capezzone sono stati “inammissibili per un collaboratore, sia pure di lusso, se fatti in altre sedi, figuriamoci in diretta”. Ha proclamato “ai quattro venti la sua rottura con Pannella, non smentendo articoli di giornali che lo davano alla ricerca di nuova collocazione” e ha utilizzato “la rassegna stampa per proclami contro la censura della radio nei suoi confronti”. Il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin, elenca i motivi per i quali la rassegna stampa domenicale curata dall’ex segretario dei Radicali, Daniele Capezzone, è stata estromessa dal palinsesto dell’emittente radiofonica. Una decisione, dice Bordin con un messaggio postato sul forum dei Radicali, che l’editore “aveva tutto il diritto di imporre” e che conclude una vicenda “brutta ma che non ci schianterà”. Piuttosto, dice riferendosi alla nuova iniziativa politica di Capezzone, “il flop è di chi è andato casa per casa a cercare adesioni di parlamentari senza trovarne manco una. Di chi non è riuscito nemmeno a rimettere insieme i magici volenterosi. Di chi ha trattato un ‘prestito’ di parlamentari da Forza Italia sulla base di mirabolanti promesse che non ha potuto mantenere. Di chi ormai si deve muovere in uno spazio politico presidiato da Adinolfi (vi chiedete chi è? Appunto.)”.

È bastato poco meno di un’ora e sullo stesso forum è arrivata la replica dell’ex segretario: “...mmh, Massimo sembra assai male informato su decidere.net. (il suo neo-movimento, ndr) peccato! auguri e buona domenica a lui e a tutti. P.s. ma se decidere.net si rivelerà un così grave insuccesso, perché tanta preoccupazione in giro?”. A Bordin l’ultima parola: “Ringrazio Capezzone dell'attenzione. Però io non parlavo di decidere.net, quello che succede lì lo leggo. Sono andato a ricontrollare. Molti messaggi, con una forte quota di critici (spesso di non altissima qualità) e alcuni entusiasti (spesso giovani, un po' clericali, molto libertarians, nel senso di Friedman figlio). Ripeto però che fra le adesioni mancano parlamentari e volenterosi. Non mi pare un successo”. Infine torna sulla questione rassegna stampa: “Solo un confuso mentale o un sindacalista Usigrai può pensare che possa esistere un direttore autonomo dall’editore. Il direttore avrà le sue prerogative ma con l'editore deve trattare. Possibilmente non in pubblico”.

Data: 
Lunedì, 9 July, 2007
Autore: 
(udg)
Fonte: 
IL VELINO
Stampa e regime: 
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Commenti

Si sì, ora, secondo Bordin, le sue quotidiane genuflessioni davanti a Pannella si chiamano trattative, un modo elegante per mantenere il posto senza troppo esporsi, tipico dell'uomo, niente da dire....
Poi, riguardo decidere.net io dico solo che quello che sta avvenendo in quel sito è molto importante con tanta gente comune che partecipa, propone e discute, insomma è diventata la palestra di Democrazia che un tempo era RR ed è un posto dove per le persone astiose come Bordin non c'è, fortunatamente, alcuno spazio e poi, comunque sia, stia tranquillo Mr Bordin che con tanta gente che partecipa qualche politico, qua e là, verrà pure fuori, diamo tempo al tempo e frutti certamente verranno fuori.
Mentre, e chiudo, sulla questione editore della Radio, Bordin, ha certamente ragione in quanto la differenza che c'è tra l'editore Pannella e il politico Pannella, sta diventando sempre più sottile, pressochè inesistente e questo, per Daniele così come per me, sta diventando un problema sempre più grosso, della serie "Dopo Capezzone, chi sarà il prossimo epurato? Forse De Lucia, o forse altri?"
PS. Se mai dovesse mai leggere questo forum ricordo al Sig. Massimo Bordin che colui che scrive, Daniele Zoldan, poco tempo fa, si era iscritto ai volonterosi rimanendo, ancor oggi, fedele a quel progetto, a differenza di altri.
Daniele